< Luca 6

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[1] Un sabato Gesù stava passando attraverso i campi di grano. I suoi discepoli strapparono qualche spiga, la sgranavano con le mani e ne mangiavano i chicchi.
[2] Allora alcuni farisei dissero: - Perché fate ciò che la nostra Legge non permette di fare nel giorno del riposo?
[3] Gesù rispose: - E voi non avete mai letto nella Bibbia quel che fece il re Davide un giorno nel quale lui e i suoi compagni avevano fame?
[4] Come sapete, Davide entrò nel santuario del Tempio e prese quei pani che erano offerti a Dio. Ne mangiò lui e ne diede anche a quelli che erano con lui. Eppure la Legge dice che i soli sacerdoti possono mangiarli.
[5] Gesù concluse: - Il Figlio dell' uomo è padrone del sabato.
[6] Un altro sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C' era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata.
[7] I farisei e i maestri della Legge stavano a vedere se Gesù lo guariva in giorno di sabato, per avere così un pretesto di accusa contro di lui.
[8] Ma Gesù conosceva bene le loro trame e disse all' uomo che aveva la mano paralizzata: "Alzati e vieni in mezzo a tutti". Quell' uomo si alzò e vi andò.
[9] Poi Gesù chiese agli altri: "Ho una domanda da farvi: che cosa è permesso fare in giorno di sabato? Fare del bene o fare del male? Salvare la vita di un uomo o lasciarlo morire?".
[10] Poi li guardò tutti e disse al malato: "Dammi la tua mano!". Egli lo fece e la sua mano ritornò perfettamente sana.
[11] Ma i maestri della Legge e i farisei si adirarono e discutevano tra loro su quel che potevano fare contro Gesù.
[12] In quei giorni Gesù andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio.
[13] Quando fu giorno, radunò i suoi discepoli: ne scelse dodici e diede loro il nome di apostoli:
[14] Simone, che Gesù chiamò Pietro, e suo fratello Andrea; Giacomo e Giovanni; Filippo e Bartolomeo;
[15] Matteo e Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo, e Simone, che era del partito degli zeloti;
[16] Giuda, figlio di Giacomo, e Giuda Iscariota che poi fu il traditore di Gesù.
[17] Gesù, disceso dal monte, si fermò in un luogo di pianura con i suoi discepoli. Ne aveva attorno molti, e per di più c' era una gran folla di gente venuta da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dalla zona costiera di Tiro e Sidone:
[18] erano venuti per ascoltarlo e per farsi guarire dalle loro malattie. Anche quelli che erano tormentati da spiriti maligni venivano guariti.
[19] Tutti cercavano di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva ogni genere di mali.
[20] Allora Gesù alzò gli occhi verso i suoi discepoli e disse: "Beati voi, poveri: Dio vi dona il suo regno.
[21] Beati voi che ora avete fame: Dio vi sazierà. Beati voi che ora piangete: Dio vi darà gioia.
[22] "Beati voi quando gli altri vi odieranno, quando parleranno male di voi e vi disprezzeranno come gente malvagia perché avete creduto nel Figlio dell' uomo.
[23] Quando vi accadranno queste cose siate lieti e gioite, perché Dio vi ha preparato in cielo una grande ricompensa: infatti i padri di questa gente hanno trattato allo stesso modo gli antichi profeti.
[24] "Ma, guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione.
[25] Guai a voi che ora siete sazi, perché un giorno avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete tristi e piangerete.
[26] "Guai a voi quando tutti parleranno bene di voi: infatti i padri di questa gente hanno trattato allo stesso modo i falsi profeti.
[27] "Ma a voi che mi ascoltate io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano.
[28] Benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi fanno del male.
[29] Se qualcuno ti percuote su una guancia, presentagli anche l' altra. Se qualcuno ti strappa il mantello, tu lasciati prendere anche la camicia.
[30] Da' a tutti quelli che ti chiedono qualcosa e, se qualcuno ti prende ciò che ti appartiene, tu lasciaglielo.
[31] Fate agli altri quel che volete che essi facciano a voi.
[32] "Se voi amate soltanto quelli che vi amano, come potrà Dio essere contento di voi? Anche quelli che non pensano a Dio fanno così.
[33] E se voi fate del bene soltanto a quelli che vi fanno del bene, come potrà Dio essere contento di voi? Anche quelli che non pensano a Dio fanno così.
[34] E se voi prestate denaro soltanto a quelli dai quali sperate di riaverne, come potrà Dio essere contento di voi? Anche quelli che non pensano a Dio concedono prestiti ai loro amici per riceverne altrettanto!
[35] "Voi invece amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperare di ricevere in cambio: allora la vostra ricompensa sarà grande: sarete veramente figli di Dio che è buono anche verso gli ingrati e i cattivi.
[36] Siate anche voi pieni di bontà, così come Dio, vostro Padre, è pieno di bontà.
[37] "Non giudicate e Dio non vi giudicherà. Non condannate gli altri e Dio non vi condannerà. Perdonate e Dio vi perdonerà.
[38] Date agli altri e Dio darà a voi: riceverete da lui una misura buona, pigiata, scossa e traboccante. Con la stessa misura con cui voi trattate gli altri Dio tratterà voi".
[39] Gesù disse loro anche questa parabola: "Un cieco può forse pretendere di fare da guida a un altro cieco? Se lo facesse, cadrebbero tutti e due in una buca!
[40] Nessun discepolo è più grande del suo maestro; tutt' al più, se si lascia istruire bene, sarà come il suo maestro.
[41] "E tu perché stai a guardare la pagliuzza che è nell' occhio di un tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?
[42] Come osi dirgli: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio", mentre tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio, allora vedrai chiaramente e potrai togliere la pagliuzza dall' occhio di tuo fratello.
[43] "Un albero buono non dà frutti cattivi e un albero cattivo non dà frutti buoni.
[44] La qualità di un albero la si conosce dai suoi frutti: difatti non si raccolgono fichi dalle spine e non si vendemmia uva da un cespuglio selvatico.
[45] L' uomo buono prende il bene dal prezioso tesoro del suo cuore; l' uomo cattivo invece prende il male dal cattivo tesoro del suo cuore. Ciascuno infatti con la sua bocca esprime quel che ha nel cuore.
[46] "Perché mi chiamate: "Signore, Signore" e non fate quel che vi dico?
[47] Se uno mi segue, ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi dirò a chi assomiglia:
[48] egli è come quell' uomo che si è messo a costruire una casa: ha scavato molto profondamente ed ha appoggiato le fondamenta della sua casa sopra la roccia. Poi è venuta un' alluvione e le acque del fiume hanno investito quella casa, ma non sono riuscite a scuoterla perché era stata costruita bene.
[49] Al contrario, chi ascolta le mie parole e non le mette in pratica somiglia a quell' uomo che si è messo a costruire una casa direttamente sul terreno senza fare le fondamenta. Quando le acque del fiume hanno investito quella casa essa è crollata subito. E il disastro fu grande".