Home
Explore
Religious
Music
News
Podcasts
Bible
By Genre
By Location
By Language
Download app
Log in
Sign up
< Giobbe
34
Listen to this chapter • 3 min
[1]
Eliu disse ancora:
[2]
"Voi siete saggi e avete esperienza, prestate orecchio alle mie parole.
[3]
Come noi distinguiamo i cibi col palato e con l' orecchio le parole,
[4]
così possiamo prendere decisioni giuste e scoprire assieme quel che va bene.
[5]
Giobbe ha detto: "Io ho ragione, Dio mi ha fatto torto:
[6]
ha mentito per non riconoscere il mio diritto, ora sono ferito a morte, eppure non ho colpa".
[7]
Che forza, questo Giobbe! Per lui offendere è semplice come bere l' acqua,
[8]
va in giro assieme ai delinquenti, cammina in compagnia dei malfattori.
[9]
Giobbe ha detto: "Non serve a niente cercare la benevolenza di Dio".
[10]
"Ora, dunque, voi che siete ragionevoli, ascoltatemi: sapete bene che Dio, l' Onnipotente, non fa cose storte e ingiuste.
[11]
Dio ci retribuisce per quel che facciamo, ci ripaga secondo le nostre opere.
[12]
Questo è certo: Dio, l' Onnipotente, non commette il male, non agisce contro il diritto.
[13]
Chi ha dato a Dio il potere sulla terra? Chi gli ha affidato l' universo intero?
[14]
Se Dio pensasse soltanto a se stesso e si riprendesse il suo spirito, il soffio della vita,
[15]
ogni creatura cesserebbe di vivere e l' uomo tornerebbe ad essere polvere.
[16]
Giobbe, se vuoi ragionare, ascoltami, rifletti sulle mie parole.
[17]
Come potrebbe Dio governare il mondo, se odiasse le leggi? Ma tu osi condannare Dio, l' unico veramente giusto.
[18]
"Dio rinfaccia ai re la loro arroganza e ai nobili la loro corruzione;
[19]
non fa preferenze per i principi, né favorisce i ricchi contro i poveri: egli ha creato gli uni e gli altri.
[20]
Tutti possono morire all' improvviso, nel cuore della notte, perire colpiti da un disastro. Perfino i potenti vengono eliminati d' un colpo.
[21]
Perché gli occhi di Dio controllano il cammino dell' uomo e vedono ogni suo passo.
[22]
Non c' è buio, non c' è fitta oscurità dove i malvagi possano nascondersi,
[23]
perché Dio non rimanda per nessuno il giorno del giudizio.
[24]
Dio non ha bisogno di interrogare i capi del popolo per annientarli e sostituirli.
[25]
Egli conosce quel che hanno fatto; in una notte li fa precipitare e li frantuma.
[26]
Davanti agli occhi di tutti, li colpisce come malfattori,
[27]
perché hanno deviato, non hanno seguito la sua strada,
[28]
hanno fatto arrivare fino a Dio le lamentele dei poveri ed egli ha udito le grida dei miseri.
[29]
Se poi Dio non interviene, chi lo può condannare? Chi può trovarlo, se si nasconde? Ma sopra un popolo e sopra l' umanità intera
[30]
può regnare anche un tiranno, un malvagio,
[31]
se avrà detto a Dio: "Giuro di non peccare più
[32]
fammi conoscere i miei errori nascosti, se ho peccato, non commetterò altro male".
[33]
"Giobbe, pensi che Dio dovrebbe punire secondo il tuo giudizio? Devi dirlo tu, non io, tu conosci la questione.
[34]
Le persone ragionevoli, gli esperti che mi ascoltano, mi dicano:
[35]
"Giobbe non sa quel che dice, le sue parole sono prive di senno".
[36]
Amici, esaminate a fondo i suoi discorsi: parla come un bestemmiatore;
[37]
egli non solo ha peccato, ma anche si ribella, gesticola confuso davanti a noi rivolge contro Dio un fiume di parole".
< Chapter 33
Chapter 35 >