[1] Povera Gerusalemme, altare di Dio! Povera Gerusalemme, dove Davide aveva posto il suo accampamento! Appena un anno o due delle sue feste e delle sue ricorrenze,
[2] e Dio manderà un disastro su di lei. Ci saranno pianti e lamenti e l' intera città sarà davvero un "altare coperto di sangue".
[3] Dio la circonderà come ha fatto Davide, la assedierà e si preparerà a conquistarla.
[4] Una volta umiliata, Gerusalemme parlerà dalla terra, la sua parola salirà fioca dalla polvere, la sua voce sarà come quella di un fantasma, un bisbiglio.
[5] Ma l' immensa moltitudine dei nemici d' Israele sarà come polvere, la massa dei suoi oppressori paglia portata via dal vento. Improvviso e repentino
[6] interverrà il Signore dell' universo con tempeste e terremoti. Manderà un uragano e un fuoco divoratore.
[7] La moltitudine di quelli che marciano contro Gerusalemme, la circondano e l' assediano con ogni tipo di armi, svanirà come un sogno, come una visione notturna.
[8] Tutte le nazioni che attaccano Gerusalemme saranno come un affamato che sogna di mangiare, ma si sveglia a stomaco vuoto, o come un assetato che sogna di bere, ma si sveglia con la gola secca.
[9] Meravigliatevi pure e restate stupefatti! Chiudete gli occhi e diventate ciechi! Ubriacatevi, ma non di vino! Barcollate, ma senza bere una goccia!
[10] Il Signore vi ha fatti assopire, pronti ormai a cadere in un sonno profondo. Ha chiuso i vostri occhi, o profeti. Ha velato il vostro capo, o veggenti.
[11] Per voi ogni visione è paragonabile alle parole di un libro sigillato, in mano a qualcuno che sa leggere e al quale si dice: "Leggi", e che risponde: "Non posso, perché il libro è sigillato".
[12] Oppure in mano a qualcuno che non può leggere e al quale si dice: "Leggi!", e che risponde: "Non so leggere".
[13] Il Signore ha detto: "Questo popolo si avvicina a me per onorarmi. Mi onora però soltanto con parole, mentre con il cuore è lontano da me. Tutto il suo culto è senza significato, perché consiste solo in precetti umani.
[14] Perciò continuerò a sorprendere questo popolo in modo del tutto incomprensibile. Così la sapienza dei suoi sapienti sarà messa in difficoltà e la loro intelligenza non servirà a niente".
[15] Guai a quelli che cercano di nascondere al Signore i loro progetti! Tramano nell' ombra, pensano di non essere visti e dicono: "Nessuno sa quel che noi facciamo!".
[16] Essi capovolgono i compiti. Confondono il vasaio con l' argilla. Può forse il vaso dire al vasaio: "Non mi hai fatto tu!"; o ancora: "Tu non capisci niente!"?
[17] Fra poco la foresta del Libano diventerà un giardino, e il giardino si cambierà in una foresta.
[18] Quel giorno i sordi sentiranno leggere le parole di un libro e i ciechi, che prima erano nelle tenebre, apriranno i loro occhi e vedranno.
[19] Gli umili e i poveri si rallegreranno e gioiranno ancora una volta per quanto farà il Signore, il Santo d' Israele.
[20] Sarà la fine per chi opprime e schernisce gli altri. Chi fa il male sarà eliminato.
[21] Dio distruggerà chi calunnia gli altri, chi in tribunale imbroglia il giudice e chi per un niente rovina il giusto.
[22] Perciò ora il Signore, che ha salvato Abramo, dice ai discendenti di Giacobbe: "Popolo mio, non sarai più umiliato, e il tuo volto non arrossirà più per la vergogna
[23] quando vedrai i figli che ti darò. Allora riconoscerai che io sono il Signore, il Santo di Giacobbe, il Dio d' Israele, e mi onorerai pieno di rispetto.
[24] Gli insensati cominceranno a capire, e gli scontenti impareranno la lezione".