< Isaia 18

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[1] Al di là dei fiumi dell' Etiopia
[2] c' è la terra degli insetti ronzanti. Da quella terra scendono lungo il Nilo ambasciatori su barche leggere. Andate a casa, ambasciatori veloci Tornate alla vostra terra attraversata da fiumi, alla vostra nazione forte e potente, al vostro popolo alto e dalla pelle scura, temuto in tutto il mondo.
[3] Ascoltate, voi tutti abitanti della terra! Osservate il segnale innalzato sui monti! Udite gli squilli di tromba!
[4] Il Signore mi ha detto: "Io starò a guardare dal cielo, aspetterò immobile come rugiada notturna al tempo della mietitura; sereno, come il caldo del sole a mezzogiorno.
[5] Dopo la caduta dei fiori, quando i grappoli cominciano a maturare, il contadino, prima della raccolta, sfronda con il coltello i tralci inutili della vite.
[6] Questi vengono abbandonati agli uccelli e alle bestie. D' estate ne approfitteranno gli uccelli rapaci e d' inverno le bestie selvatiche. Questa è la sorte dell' Etiopia!".
[7] Verrà un tempo in cui il Signore dell' universo riceverà doni da questa terra forte e potente, da questo popolo alto con la pelle scura, temuto da tutto il mondo. Essi verranno sul monte Sion dove è invocato il nome del Signore dell' universo.