[6] - Non è il caso, signore, ascoltaci invece tu. Dio ha fatto di te un capo in mezzo a noi. Seppellisci dunque tua moglie nel migliore dei nostri sepolcri. Nessuno di noi ti impedirà di seppellirla nel suo proprio sepolcro
[8] - Se davvero volete concedermi di seppellire qui mia moglie, fatemi questo favore: chiedete a Efron, figlio di Zocar,
[9] di vendermi la grotta di Macpela, che si trova ai confini del suo campo. Me la ceda in proprietà al prezzo giusto, così avrò una tomba nel vostro territorio.
[10] Efron si trovava là seduto in mezzo agli altri Ittiti, nella piazza, presso la porta della città. Egli rispose alla presenza di tutti:
[11] - No, signor mio, dammi retta: io ti regalo la grotta e tutto il campo. Te la cedo alla presenza dei miei concittadini. Lì potrai seppellirvi tua moglie.
[12] Ma Abramo s' inchinò fino a terra dinanzi agli Ittiti
[13] e alla loro presenza disse a Efron: - Dammi retta tu, piuttosto, te ne prego. Io voglio pagarti il prezzo del campo. Accetta, e io seppellirò lì mia moglie.
[15] - Signore, ascoltami: il terreno vale quattrocento pezzi d' argento. Ti pare troppo caro? Seppellisci pure in quel luogo tua moglie.
[16] Abramo acconsentì e pesò alla presenza del popolo, secondo la misura corrente del mercato, la somma che Efron aveva proposto: quattrocento pezzi d' argento.
[17] Così, alla presenza degli Ittiti, di tutti quelli che entravano dalla porta della città, diventò proprietà di Abramo il campo di Efron, che si trova in Macpela, di fronte a Mamre.
[18] Comprendeva: il terreno, la grotta e tutti gli alberi che c' erano nel campo e sul confine.
[19] Abramo seppellì sua moglie Sara nella grotta del campo di Macpela, che è di fronte a Mamre, ossia a Ebron, nella terra di Canaan.
[20] Così la proprietà del campo e della grotta passò dagli Ittiti ad Abramo, che se ne servì come luogo di sepoltura.