< Rut 2

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[1] Noemi aveva un parente che si chiamava Booz, un uomo ricco ed influente; era della famiglia di suo marito Elimelech.
[2] Un giorno Rut disse a Noemi: - Fammi andare nei campi a raccogliere le spighe che i mietitori lasciano cadere. Sono sicura di trovare qualcuno che me lo permetterà. - Va' pure, figlia mia, - rispose Noemi.
[3] Così Rut andò nei campi. Camminava dietro ai mietitori e raccoglieva le spighe che essi lasciavano. Per caso si trovò in un campo che era di proprietà di Booz, parente di Elimelech.
[4] Intanto Booz in persona arrivò da Betlemme e salutò i mietitori: - Il Signore sia con voi, - disse. Ed essi risposero: - Il Signore ti benedica.
[5] Booz domandò al capo dei mietitori: - Chi è quella ragazza?
[6] Gli rispose: - è quella straniera che è tornata dal paese di Moab con Noemi.
[7] Mi ha chiesto di poter raccogliere le spighe dietro ai mietitori. è da stamattina presto che sta lavorando, e solo ora si è messa all' ombra per riposarsi.
[8] Allora Booz disse a Rut: - Ascolta: non andare a raccogliere le spighe nei campi degli altri.
[9] Lavora qui con le mie serve, guarda dove mietono e fermati con loro. Darò ordine ai miei uomini di non darti fastidio. E quando hai sete, vai pure a bere alle brocche di acqua che essi hanno riempito.
[10] Rut si inchinò fino a terra e disse a Booz: - Come mai mi prendi così a cuore e sei tanto gentile con me che sono straniera?
[11] Booz rispose: Ho saputo quel che hai fatto per tua suocera da quando è morto tuo marito. Hai lasciato tuo padre, tua madre e la tua patria, per venire in mezzo a un popolo che ti era sconosciuto.
[12] Ti ricompensi il Signore per quanto hai fatto. Il Signore Dio d' Israele, nel quale hai avuto fiducia, ti dia una ricompensa altrettanto generosa.
[13] Rispose Rut: - Sei veramente buono con me! Mi incoraggia il modo gentile con cui mi hai parlato, anche se io non sono una delle tue serve.
[14] Quando fu il momento di mangiare, Booz disse a Rut: - Vieni a prendere un boccone e intingilo nella salsa. Rut si sedette insieme ai mietitori, e Booz le passò del grano tostato. Ne mangiò a sazietà, e ne mise da parte un po'.
[15] Rut riprese il suo lavoro e Booz diede ordine ai mietitori: - Lasciatela raccogliere le spighe che vuole e non rimproveratela.
[16] Anzi, lasciate cadere apposta delle spighe perché possa raccoglierle. Non sgridatela!
[17] Rut continuò a lavorare nei campi fino a sera. Battute le spighe raccolte, ricavò circa trenta chili di orzo.
[18] Lo portò a casa in fretta e lo mostrò alla suocera. Poi le diede anche le spighe arrostite messe da parte per lei.
[19] Noemi le domandò: - Dove hai fatto questo raccolto? Di chi è il campo dove hai lavorato? Possa Dio benedire chi ti ha aiutato. E Rut disse a Noemi di aver lavorato nel campo di un certo Booz.
[20] - Il Signore benedica Booz! - esclamò Noemi. - Il Signore è sempre fedele alle sue promesse, con i vivi e i morti. E aggiunse: - Booz è nostro parente: secondo la nostra legge è tenuto a prendersi cura di noi.
[21] Rut disse: - Mi ha anche invitato a raccogliere le spighe con i suoi servi finché durerà la mietitura.
[22] Noemi riprese: - Sì, figlia mia, è meglio per te lavorare con le serve di Booz nel suo campo. Se vai altrove, corri il rischio di essere infastidita
[23] Così Rut lavorò con loro e raccolse spighe per tutta la mietitura dell' orzo e del grano. E continuò ad abitare con la suocera.