< Levitico 21

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[1] Il Signore disse a Mosè di comunicare ai sacerdoti, figli di Aronne, le seguenti prescrizioni: "è proibito a un sacerdote rendersi impuro avvicinandosi al cadavere di un suo parente,
[2] salvo che si tratti di un parente stretto, cioè sua madre, suo padre, suo figlio, sua figlia o suo fratello.
[3] Nel caso di una sorella non sposata, egli può rendersi impuro; essa appartiene alla sua famiglia, perché non è entrata nella famiglia di un altro uomo.
[4] Tra quelli della sua parentela, il sacerdote ha una funzione di capo; non deve dunque rendersi impuro, perché sarebbe disonorato.
[5] "In caso di lutto, i sacerdoti non devono farsi tonsure sul capo, né radersi la barba ai lati, né farsi incisioni sul corpo.
[6] Essi devono consacrarsi al mio servizio ed evitare di disonorare il mio nome; sono incaricati di presentare i sacrifici riservati a me che sono il Signore loro Dio e devono, di conseguenza, restare in stato di purità.
[7] "Non è permesso a un sacerdote prendere in sposa una donna che si è prostituita o che è stata sedotta da un uomo, né una donna ripudiata da suo marito, perché ogni sacerdote è consacrato al mio servizio.
[8] Ogni Israelita deve rispettare il carattere sacro dei sacerdoti, perché essi presentano i sacrifici riservati a me, vostro Dio. Nessuno rechi offesa alla santità dei sacerdoti. Io sono santo, Io, il Signore, che ho scelto Israele perché sia un popolo santo.
[9] "Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, essa disonora suo padre e dev' essere bruciata viva.
[10] "Il sommo sacerdote è il capo dei sacerdoti. Costui è stato consacrato mediante l' olio dell' unzione, nel giorno della sua investitura, e può rivestire gli abiti sacri. Per questo non è autorizzato a sciogliersi i capelli, a strapparsi i vestiti
[11] o ad avvicinarsi a un morto; egli non deve rendersi impuro, nemmeno quando muore suo padre o sua madre.
[12] Gli è proibito di lasciare i luoghi sacri per non profanare il mio santuario. In effetti, egli è stato consacrato al mio servizio mediante l' unzione con olio santo. Io sono il Signore.
[13] "Il sommo sacerdote può prendere in sposa soltanto una donna ancora vergine
[14] Egli non può sposare né una vedova, né una donna ripudiata, né una donna che si è disonorata prostituendosi. Dovrà scegliere per moglie una ragazza della sua parentela,
[15] per non introdurre una discendenza profana nella sua famiglia. Io sono il Signore che lo consacro al mio servizio".
[16] Il Signore disse a Mosè
[17] di comunicare ad Aronne le seguenti prescrizioni: "Nelle future generazioni, nessuno dei tuoi discendenti, colpito da un difetto fisico, sarà autorizzato ad avvicinarsi all' altare, per offrirmi un sacrificio
[18] Nessun infermo è ammesso a questo servizio: né cieco, né zoppo, né un uomo sfigurato o deforme,
[19] né un uomo colpito da una frattura a una gamba o a un braccio,
[20] né un gobbo, né un nano, né chi abbia una macchia nell' occhio o la scabbia o piaghe purulente o sia difettoso nei genitali
[21] Nessuno dei tuoi discendenti, colpito da un difetto fisico, deve dunque venire a offrirmi un sacrificio. A causa della sua infermità, gli sono proibiti i compiti abituali del sacerdote.
[22] Può mangiare di quel che mi è offerto in sacrificio, tanto gli alimenti santissimi quanto gli alimenti santi;
[23] ma a causa della sua infermità, non deve avvicinarsi al tendaggio del santuario, né arrivare fino all' altare. è necessario che egli non profani il mio santuario: perché Io sono il Signore, e sono io che consacro i sacerdoti al mio servizio".
[24] Mosè trasmise queste prescrizioni ad Aronne, ai suoi figli e a tutti gli Israeliti.