< Giudici 3

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[1] Il Signore aveva dunque lasciato nel territorio alcuni popoli per mettere alla prova gli Israeliti che non avevano preso parte alle guerre di Canaan.
[2] Egli lo fece allo scopo di addestrare alla guerra ogni generazione d' Israele, specialmente quelle che non avevano mai combattuto.
[3] Ecco quelli che erano rimasti in quella terra: i cinque capi dei Filistei, tutti i Cananei, gli abitanti di Sidone e gli Evei che abitavano sulle montagne del Libano dal monte Baal-Ermon fino al passo di Camat.
[4] Servivano a mettere alla prova gli Israeliti, per vedere se ubbidivano ai comandamenti dati dal Signore ai loro padri, per mezzo di Mosè.
[5] Così, il popolo dovette abitare in un paese ancora occupato da Cananei, Ittiti, Amorrei, Perizziti, Evei e Gebusei.
[6] Gli Israeliti, uomini e donne, si sposarono con gli stranieri e adorarono i loro idoli.
[7] Il popolo d' Israele andò contro la volontà del Signore: dimenticò il suo Dio e cominciò ad adorare gli idoli di Baal e di Asera.
[8] Il Signore non sopportò più gli Israeliti e li fece cadere in mano a un re dell' Alta Mesopotamia, Cusan-Risataim; essi rimasero sotto il suo dominio per otto anni.
[9] Allora gli Israeliti invocarono l' aiuto del Signore, ed egli diede loro un liberatore: Otniel, figlio di Kenaz, il fratello minore di Caleb.
[10] Lo spirito del Signore venne sopra di lui ed egli diventò giudice, capo d' Israele. Attaccò il re dell' Alta Mesopotamia Cusan-Risataim e il Signore gli diede la vittoria. Otniel fu il più forte.
[11] Così, il popolo d' Israele visse in pace nella sua terra per quarant' anni, fino alla morte di Otniel.
[12] Gli Israeliti andarono di nuovo contro la volontà del Signore. Per punirli il Signore rese Eglon, re di Moab, più forte d' Israele.
[13] Eglon radunò gli Ammoniti e gli Amaleciti, attaccò Israele, lo sconfisse e occupò la città delle Palme.
[14] Gli Israeliti rimasero per diciotto anni sotto il dominio di Eglon, re di Moab.
[15] Allora invocarono l' aiuto del Signore e il Signore diede loro un liberatore: Eud, figlio di Ghera. Egli apparteneva alla tribù di Beniamino ed era mancino. Gli Israeliti incaricarono Eud di portare a Eglon, re di Moab, il tributo che dovevano pagare.
[16] Eud si fece una spada a doppio taglio lunga mezzo metro, se l' appese al fianco destro e la nascose sotto il vestito.
[17] Portò il tributo al re di Moab, Eglon, che era molto grasso.
[18] Dopo aver consegnato il tributo, Eud ordinò agli uomini che lo avevano accompagnato di mettersi in viaggio verso casa.
[19] Egli invece tornò indietro dal luogo detto degli Idoli vicino a Galgala, si presentò di nuovo al re e gli disse: - Ho un messaggio segreto per te. Eglon gli disse: - Aspetta! - e fece uscire i servi.
[20] Stava seduto in una camera al piano superiore a lui riservata per prendere fresco. Eud gli si avvicinò e disse: - Quel che ho da dirti viene da Dio!
[21] Il re allora si alzò in piedi ed Eud con la sinistra tirò fuori la spada dal fianco e gliela piantò nel ventre;
[22] essa penetrò dentro tutta intera, lama e impugnatura, tanto che il grasso la ricoprì; senza nemmeno estrarla, Eud uscì dalla finestra.
[23] Ma prima di uscire chiuse la porta e mise il chiavistello.
[24] Eud si allontanò. Quando i servi vennero e videro che la porta del piano di sopra era sprangata, pensarono che Eglon fosse dentro per i suoi bisogni.
[25] A un certo punto cominciarono a preoccuparsi perché la porta del piano di sopra restava sempre chiusa. Allora presero la chiave e spalancarono la porta: il loro padrone era steso a terra, morto.
[26] Nel frattempo Eud era fuggito e ormai si era messo in salvo verso Seira, oltre il luogo degli Idoli.
[27] Appena arrivò sulle alture di Efraim, Eud fece dare il segnale di battaglia e gli Israeliti corsero giù per mettersi ai suoi ordini.
[28] Egli disse loro: "Seguitemi tutti! Oggi il Signore vi dà la vittoria sui Moabiti, i vostri nemici". Scesero dietro a Eud, e tennero sotto il loro controllo il posto dove i Moabiti volevano attraversare il Giordano: non ne lasciarono passare nemmeno uno.
[29] Quel giorno uccisero diecimila dei migliori soldati moabiti: neppure uno di loro si salvò.
[30] Da allora, i Moabiti rimasero sotto il dominio d' Israele. Il popolo visse in pace nella sua terra per ottant' anni.
[31] Dopo Eud venne Samgar, figlio di Anat. Anch' egli liberò Israele: con un pungolo da buoi uccise seicento Filistei.