< Giosuè 9

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[1] Tutti i re a ovest del Giordano vennero a sapere della vittoria di Giosuè. Erano i re degli Ittiti, degli Amorrei, dei Cananei, dei Perizziti, degli Evei e dei Gebusei. Abitavano nella zona di montagna, nella pianura o sulla costa del Mediterraneo fino ai monti del Libano.
[2] Essi si allearono per combattere contro Giosuè e contro il popolo d' Israele.
[3] Ma gli Evei che abitavano la città di Gabaon, sentito quel che Giosuè aveva fatto a Gerico e ad Ai,
[4] ricorsero a questo trucco. Alcuni di loro si travestirono da messaggeri. Questi, alla loro partenza da Gabaon, coprirono gli asini con sacchi già usati e presero per il vino otri vecchi e rappezzati.
[5] Calzarono sandali rotti e scuciti, indossarono vestiti logori e fecero provvista di pane secco e sbriciolato.
[6] Si recarono da Giosuè nell' accampamento di Galgala. Gli dissero, alla presenza di tutti gli Israeliti: - Siamo venuti da lontano per chiedervi di fare con noi un trattato di alleanza.
[7] Ma gli Israeliti risposero: - Perché dovremmo fare un patto con voi? Chi ci garantisce che voi non siete un popolo qui intorno?
[8] Essi dissero a Giosuè: - Noi chiediamo di essere al tuo servizio! Domandò Giosuè: - Chi siete? e da dove venite?
[9] Quelli risposero: - Veniamo da un paese molto lontano. Abbiamo sentito parlare del Signore, il vostro Dio. Sappiamo tutto quel che ha fatto in Egitto,
[10] e poi a est del Giordano ai due re amorrei: Sicon, che risiedeva a Chesbon, e Og, il re di Basan, che risiedeva ad Astarot.
[11] I capi del nostro popolo e gli abitanti del nostro territorio ci hanno ordinato di far provviste per il viaggio e di venire qui a incontrarci con voi. Vogliamo essere vostri servitori e vi chiediamo di fare con noi un trattato di alleanza.
[12] Guardate il nostro pane! Quando siamo partiti da casa era ancora caldo; ora è secco e sbriciolato.
[13] I nostri otri, quando li abbiamo riempiti, erano nuovi; vedete come sono ridotti. I nostri vestiti e i nostri sandali sono consumati per il lungo viaggio che abbiamo fatto.
[14] Allora gli Israeliti accettarono del cibo dalle loro provviste, ma non invocarono il Signore per sapere che decisioni prendere.
[15] Giosuè concluse il patto con gli uomini di Gabaon e così si impegnò a lasciarli vivere in pace. I capi della comunità confermarono l' accordo con un giuramento.
[16] Ma nel giro di tre giorni gli Israeliti vennero a sapere che quegli uomini non solo erano vicini, ma vivevano proprio in quella zona.
[17] Difatti gli Israeliti avevano tolto l' accampamento da Galgala e dopo tre giorni erano arrivati nei pressi delle città dove quegli uomini abitavano: Gabaon, Kefira, Beerot e Kiriat-Iearim.
[18] Gli Israeliti non poterono ucciderli, poiché i loro capi avevano promesso nel nome del Signore, Dio d' Israele, di lasciarli in vita. Allora tutti protestarono con i capi della comunità.
[19] Questi risposero: - Ci siamo impegnati nel nome del Signore, perciò non possiamo far loro del male.
[20] Dobbiamo lasciarli in vita e mantenere la parola data, altrimenti Dio ci punirà.
[21] Ma poi suggerirono: - Li lasceremo in vita; però li obbligheremo a spaccar legna e portar acqua per noi!
[22] Allora Giosuè chiamò gli uomini e disse loro: - Perché ci avete ingannati in questo modo? Avete detto che venivate da molto lontano, mentre abitate proprio qui, in mezzo a noi!
[23] Siate dunque maledetti. Il vostro popolo sarà per sempre schiavo: dovrà spaccar legna e portar acqua per la casa del nostro Dio!
[24] Essi risposero: - Ci siamo comportati così perché abbiamo saputo che il Signore, vostro Dio, ha ordinato al suo servo Mosè di darvi in possesso tutta questa regione e di uccidere alla vostra avanzata tutta la gente del posto. Perciò siamo terrorizzati e abbiamo avuto paura per la nostra vita.
[25] Ma ora siamo in tuo potere: fa' di noi quello che ti sembra giusto!
[26] Così Giosuè li salvò dalle mani degli Israeliti e non furono uccisi.
[27] Ma, nello stesso tempo, li rese schiavi e li obbligò a spaccar legna e portar acqua per il popolo e per l' altare del Signore nel luogo che il Signore avrebbe scelto. Ed essi continuano a farlo ancor oggi.