< Giosuè 20

Listen to this chapter • 1 min
[1] Allora il Signore ordinò a Giosuè
[2] di dire al popolo d' Israele: "Scegliete le città-rifugio, come vi avevo ordinato per mezzo di Mosè.
[3] Chi avrà ucciso qualcuno senza premeditazione, potrà andare in una di quelle città per sfuggire alle persone che intendono vendicarsi e ucciderlo.
[4] L' omicida correrà verso quella città; si fermerà alla porta e spiegherà il suo caso ai responsabili della giustizia. Essi potranno accoglierlo nella città e dargli posto per vivere. Allora resterà là.
[5] Se qualcuno lo insegue per compiere la vendetta, gli abitanti della città non dovranno consegnarglielo, perché ha ucciso senza odio e premeditazione.
[6] L' omicida potrà fermarsi nella città-rifugio fino al processo pubblico. Alla morte del sommo sacerdote in carica in quel tempo, potrà tornare nella sua città e vivere di nuovo a casa sua".
[7] A ovest del Giordano gli Israeliti scelsero queste città-rifugio: Kedes, in Galilea, nella zona montagnosa di Neftali; Sichem, nella zona dei monti di Efraim; Kiriat-Arba (o Ebron), nella zona dei monti di Giuda.
[8] A est del Giordano scelsero: Bezer, sull' altipiano desertico a est di Gerico, nel territorio della tribù di Ruben; Ramot, in Galaad, nel territorio di Gad; Golan, nel Basan, nel territorio di Manasse.
[9] Le città ora elencate servivano da città-rifugio per tutti gli Israeliti e per gli stranieri che vivevano in mezzo a loro. Se qualcuno aveva ucciso senza premeditazione, poteva trovarvi rifugio, al sicuro dalla vendetta. Non poteva essere ucciso prima di un processo pubblico.