< Giobbe 35

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[1] Eliu continuò rivolto a Giobbe:
[2] "Pensi di avere avuto ragione quando ti sei dichiarato giusto davanti a Dio
[3] e quando hai detto che il tuo peccato non ti premia né ti danneggia?
[4] Ora io voglio rispondere a te e ai tuoi amici.
[5] Alza gli occhi al cielo e guarda, vedi quanto le nuvole sono al di sopra di te.
[6] Se fai il male, tu non colpisci Dio, lassù, tutti i tuoi peccati non possono fargli niente.
[7] Se ti comporti bene, tu non dai nulla a Dio, egli non riceve nulla dalle tue mani.
[8] Invece, il male che fai danneggia i tuoi simili; allo stesso modo, il bene che fai va a vantaggio degli uomini.
[9] "Molti piangono per le violenze subite, invocano la liberazione dagli oppressori,
[10] ma non si rivolgono a Dio, il creatore. Egli dà coraggio nei momenti più oscuri,
[11] ha fatto l' uomo più intelligente degli animali, più sapiente degli uccelli.
[12] Però non risponde alle grida degli uomini, perché sono orgogliosi e malvagi.
[13] Dio non li ascolta; gridano inutilmente, l' Onnipotente non li guarda neppure.
[14] Tu, Giobbe, osi dire che non vedi Dio, ma aspetta, egli conosce il tuo caso.
[15] Tu credi che Dio non si curi del peccato perché non viene a punire;
[16] apri la bocca per dire sciocchezze e non sai quel che dici".