< Giobbe 19

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[1] Giobbe replicò:
[2] "Fino a quando continuerete a tormentarmi, a farmi a pezzi con le vostre parole?
[3] Troppe volte mi avete offeso; non vi vergognate di calunniarmi ingiustamente?
[4] Anche se ho sbagliato, questo riguarda solo me.
[5] Voi credete di essere migliori di me, mi rinfacciate le mie colpe,
[6] ma dovete sapere che Dio mi ha ingannato. Egli mi ha afferrato con la sua rete.
[7] Io protesto contro la sua violenza, ma nessuno mi ascolta; grido aiuto, ma non ottengo giustizia.
[8] "Dio mi ha sbarrato il passo; non posso proseguire; ha reso buio il mio cammino.
[9] Mi ha tolto ogni dignità, ha distrutto il mio buon nome.
[10] Mi colpisce da tutte le parti e io muoio. Ha sradicato la mia speranza come se fosse un albero.
[11] Dio è adirato con me, mi tratta da nemico.
[12] Mi fa attaccare dai suoi soldati, essi marciano contro di me, mi assediano nella mia tenda.
[13] Dio ha allontanato i miei fratelli; sono un estraneo per i miei amici.
[14] Non ho più parenti, gli amici mi hanno dimenticato.
[15] Quelli di casa mia, le mie serve, mi considerano come un estraneo, sono un intruso per loro.
[16] Se chiamo il mio servo, non mi risponde, devo supplicarlo.
[17] Mia moglie non sopporta il mio alito, faccio disgusto ai miei fratelli.
[18] I ragazzi mi prendono in giro, mi deridono quando tento di alzarmi.
[19] Gli amici più intimi mi guardano con disgusto; quelli che più amavo mi hanno girato le spalle.
[20] Sono ridotto a pelle e ossa, sono quasi morto.
[21] "Pietà, amici miei, abbiate pietà di me! Dio mi ha percosso.
[22] Perché mi perseguitate come fa Dio? Non mi avete tormentato abbastanza?
[23] Mi piacerebbe che fossero conservate le mie parole, vederle scritte in un libro;
[24] oppure scolpite con il ferro su una pietra, rivestite di piombo, perché rimangano per sempre.
[25] "Io lo so, colui che mi difende è vivo; egli un giorno mi riabiliterà,
[26] e, perduta la mia pelle, distrutto il mio corpo, io stesso vedrò Dio.
[27] Lo vedrò accanto a me e lo riconoscerò. Lo sento con il cuore, ne sono certo.
[28] Vi siete chiesti come potevate tormentarmi, cercando nel mio male la conseguenza delle mie azioni.
[29] Ora temete, la spada vi colpirà, essa riversa l' ira di Dio sul vostro peccato. C' è qualcuno che giudica. Lo vedrete".