< Geremia 44

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[1] Il Signore affidò a Geremia un messaggio rivolto a tutti gli Ebrei che si erano stabiliti in Egitto nelle città di Migdol, Tafni, Menfi e nella regione di Patros:
[2] "Il Signore dell' universo, Dio d' Israele, dice: Voi stessi avete visto tutte le disgrazie che io ho mandato su Gerusalemme e sulle altre città di Giuda: sono ancora completamente in rovina e disabitate.
[3] Ciò è accaduto perché i loro abitanti mi hanno esasperato con le azioni malvagie che hanno commesso: hanno offerto sacrifici e si sono messi al servizio di divinità straniere, con le quali non avete mai avuto niente a che fare, né voi, né loro, né i vostri antenati.
[4] Io ho continuato a mandarvi tutti i miei servi, i profeti, che vi esortavano a non commettere quelle azioni disgustose che io non posso sopportare.
[5] Ma voi non avete ascoltato, non avete dato retta ai miei avvertimenti quando vi dicevo di abbandonare le vostre azioni malvagie e l' offerta di sacrifici a divinità straniere.
[6] Allora ho dato sfogo alla mia collera e alla mia indignazione nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme. Le ho distrutte col fuoco e ancora adesso non sono che mucchi di rovine spaventose".
[7] Geremia continuò: "Fate attenzione alle domande che vi fa il Signore, Dio dell' universo, Dio d' Israele: Perché volete rovinarvi con le vostre stesse mani? Perché volete far sterminare uomini e donne, bambini e lattanti così che non rimanga nessun superstite del popolo di Giuda
[8] Volete proprio provocarmi con le vostre azioni, con i sacrifici offerti agli dèi stranieri qui in Egitto dove siete venuti a vivere? Volete proprio farvi sterminare e diventare un esempio terribile di maledizione per tutti i popoli della terra?
[9] Avete dimenticato tutte le azioni malvagie compiute dai vostri antenati, dai re di Giuda e dalle loro mogli, da voi stessi e dalle vostre mogli nel paese di Giuda e per le strade di Gerusalemme?
[10] Fino ad oggi, nessuno ha sentito rimorso, nessuno ha avuto timore, nessuno ha seguito l' insegnamento e i comandamenti che ho dato a voi, come li avevo già dati anche ai vostri antenati".
[11] Geremia concluse: "Per tutti questi motivi, il Signore dell' universo, Dio d' Israele, vi dice: Mi metterò contro di voi e vi manderò una sciagura: distruggerò tutto il popolo di Giuda.
[12] Distruggerò gli ultimi superstiti di Giuda, quelli che hanno deciso di venire a stabilirsi in Egitto: e proprio qui moriranno tutti. Cadranno sotto i colpi delle spade o saranno consumati dalla fame, tutti senza eccezione. Moriranno in guerra o di stenti e diventeranno un esempio terribile: saranno maledetti, insultati e disprezzati.
[13] Interverrò contro quelli che si sono stabiliti in Egitto come sono intervenuto contro gli abitanti di Gerusalemme: con la guerra, la fame e la peste.
[14] Tra gli ultimi superstiti di Giuda che sono venuti a stabilirsi in Egitto, nessuno potrà né scampare né fuggire. Essi sognano ancora di ritornare a vivere nella terra di Giuda. Però nessuno vi ritornerà, eccetto pochi fuggiaschi".
[15] Era presente un gruppo numeroso di uomini e di donne che si erano stabiliti in Egitto, nella regione di Patros. Gli uomini sapevano bene che le loro mogli offrivano sacrifici agli dèi stranieri. Tutti risposero a Geremia:
[16] "Tu ci hai dato un ordine da parte del Signore, ma noi non vogliamo ascoltarti.
[17] Anzi, faremo proprio quel che avevamo già deciso: bruceremo ancora sacrifici e offriremo vino ad Istar, regina del cielo. Lo abbiamo già fatto nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme come avevano fatto i nostri antenati, i nostri re e i capi del popolo. A quei tempi avevamo pane in abbondanza, tutto ci andava bene e non ci capitava nessuna disgrazia.
[18] Invece, da quando abbiamo smesso di bruciare sacrifici e di offrire vino alla regina del cielo, ci è mancato ogni aiuto e siamo stati sterminati dalla guerra e dalla fame".
[19] Anche le donne dichiararono: "Certamente, anche noi bruceremo sacrifici e offriremo vino alla regina del cielo! Prepareremo dolci con la sua immagine e le offriremo il vino, poiché i nostri mariti sono d' accordo con noi".
[20] A tutta quella gente, uomini e donne che gli avevano risposto in quel modo, Geremia disse:
[21] "Lo so che voi, i vostri antenati, i vostri re, i vostri capi e i vostri concittadini avete bruciato sacrifici nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme. Anche il Signore se n' è accorto e non l' ha affatto dimenticato.
[22] Egli non ha più potuto sopportare le vostre azioni malvagie e disgustose. Perciò ha ridotto la vostra terra in una distesa di rovine, oggetto di orrore e di maledizione, senza più nessun abitante. Questa è la situazione attuale!
[23] Il disastro vi ha colpiti perché avete offerto sacrifici a divinità straniere e avete peccato contro il Signore: non avete ubbidito a quel che vi diceva, non avete seguito il suo insegnamento, i suoi comandamenti e le sue esortazioni. Ecco perché siete ridotti così".
[24] Geremia, rivolto a tutto il popolo di Giuda che si trovava in Egitto, comprese le donne, disse ancora: "Ascoltate
[25] il messaggio del Signore dell' universo, Dio d' Israele: Voi e le vostre mogli avete deciso di mantenere le vostre promesse di presentare sacrifici e di offrire vino alla regina del cielo. Non avevate ancora finito di dirlo che l' avete già fatto! è così? Bene! Mantenete pure i vostri impegni, rispettate le vostre promesse!
[26] "Ora però ascoltate la promessa solenne che io faccio a tutti voi di Giuda che vi siete stabiliti in Egitto. Io, il Signore, lo giuro sul mio grande nome: nessun uomo di Giuda in tutto l' Egitto potrà più invocare il mio nome, il nome del Signore, Dio vivente, come testimone per i suoi giuramenti.
[27] Starò ben attento perché non vi capiti niente di buono, ma solo disgrazie. Voi, gente di Giuda che vivete in Egitto, morirete in guerra o di fame e sarete sterminati.
[28] Soltanto pochissimi riusciranno ad evitare la morte e ritorneranno dall' Egitto nella terra di Giuda. Allora i pochi superstiti tra tutti quelli che sono venuti ad abitare in Egitto, si renderanno conto se è veramente accaduto quel che dico io oppure quel che dite voi.
[29] Vi ripeto ancora che vi punirò, proprio in questo luogo. Ma per dimostrarvi che le mie minacce contro di voi si realizzeranno certamente, voglio darvi una prova:
[30] consegnerò Cofra re d' Egitto in potere dei suoi nemici che vogliono ucciderlo. Ho già fatto così con Sedecia re di Giuda: l' ho consegnato in potere di Nabucodonosor re di Babilonia, suo nemico, che voleva ucciderlo. Lo dico io, il Signore".