< Geremia 29

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[1] Il profeta Geremia mandò da Gerusalemme una lettera a quelli che Nabucodonosor aveva condotto prigionieri a Babilonia. La lettera era indirizzata al gruppo degli anziani in esilio, ai sacerdoti, ai profeti e a tutti gli altri.
[2] Tutta questa gente era stata costretta da poco ad abbandonare Gerusalemme con il re Ieconia e la regina madre. Erano partiti anche i funzionari di corte, i capi di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i fabbri.
[3] La lettera fu recapitata da Elasa figlio di Safan e da Ghemaria figlio di Chelkia. Il re di Giuda Sedecia, li aveva mandati a Babilonia per trattare con il re Nabucodonosor. La lettera diceva:
[4] "Questo è il messaggio del Signore dell' universo, Dio d' Israele, per tutti quelli che ha fatto deportare da Gerusalemme a Babilonia:
[5] Costruite case e abitatele, coltivate orti e mangiatene i frutti.
[6] Prendete moglie e abbiate figli e figlie. Date moglie ai vostri figli e marito alle vostre figlie perché abbiano anch' essi molti bambini. Crescete di numero, lì dove siete, e non diminuite.
[7] Lavorate per il benessere della città dove vi ho fatti deportare e pregate il Signore per lei, perché il vostro benessere dipende dal suo.
[8] "Il Signore dell' universo, Dio d' Israele, vi dà anche questo avvertimento: Non lasciatevi ingannare dai profeti che vivono in mezzo a voi né da quelli che predicono il futuro; non date retta a quelli che interpretano i vostri sogni.
[9] Tutti questi pretendono di parlarvi a nome mio, ma quel che dicono non è vero. Io non li ho affatto mandati. Questo dice il Signore.
[10] "Il Signore dice ancora: La potenza di Babilonia durerà settant' anni. Solamente allora io interverrò a vostro favore e realizzerò le promesse che vi ho fatto, di farvi ritornare qui, nella vostra patria.
[11] Io, il Signore, ho fatto progetti precisi su di voi. Vi assicuro: sono progetti di benessere, non di sventure perché voglio darvi un futuro pieno di speranza.
[12] Allora, quando verrete a supplicarmi e a pregarmi, io vi esaudirò.
[13] Mi cercherete e mi troverete. Poiché mi cercherete con tutto il vostro cuore,
[14] io mi lascerò trovare da voi, ve lo prometto. Ricostruirò il vostro popolo, vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i paesi dove vi ho dispersi. Vi farò ritornare nel luogo dal quale vi ho fatti partire per l' esilio. Questo dice il Signore.
[15] "Voi siete convinti che il Signore vi ha dato profeti anche a Babilonia.
[16] Ebbene, ascoltate il messaggio del Signore riguardo al re che governa nel regno di Davide e alla gente rimasta a Gerusalemme, i vostri concittadini che non sono stati deportati con voi.
[17] Così dice il Signore dell' universo: Fra poco manderò contro di loro la guerra, la carestia e la peste. Saranno così malconci da sembrare fichi marci, immangiabili.
[18] "Continuerò a colpirli con la guerra, la fame e la peste e tutti i regni della terra saranno atterriti quando li vedranno. In tutte le nazioni dove li farò arrivare, la gente ne avrà paura e li maledirà, li coprirà di insulti e di disprezzo.
[19] Questo accadrà perché non hanno ubbidito alle mie parole. Io, il Signore, ho continuato a mandare loro i miei servi, i profeti, ma non li hanno mai ascoltati.
[20] Almeno voi, che ho mandato in esilio da Gerusalemme a Babilonia, ascoltate quel che vi dico io, il Signore.
[21] "Questo è un altro messaggio del Signore dell' universo, Dio d' Israele. Riguarda Acab figlio di Kolaia e Sedecia figlio di Maasia che dicono di parlare a nome di Dio, ma in realtà vi raccontano fandonie. Li consegnerò a Nabucodonosor re di Babilonia, che li farà uccidere davanti a voi.
[22] Quando i deportati dalla terra di Giuda che vivono a Babilonia vorranno maledire qualcuno, faranno riferimento a quei due e diranno: "Il Signore ti tratti come Sedecia e Acab che il re di Babilonia ha fatto bruciare vivi".
[23] Questo accadrà perché si sono comportati in modo intollerabile tra il popolo d' Israele. Hanno commesso adulterio con le mogli dei loro amici e hanno preteso di parlare a mio nome. Ma io non avevo dato loro nessun ordine. Io so bene come sono andate le cose, perché ne sono stato testimone. Così dice il Signore".
[24] Il Signore dell' universo, Dio d' Israele, affidò a Geremia un messaggio per Semaia, originario di Nechelam.
[25] Egli di propria iniziativa aveva mandato lettere a tutto il popolo rimasto a Gerusalemme, al sacerdote Sofonia figlio di Maasia e agli altri sacerdoti. Nella lettera indirizzata a Sofonia, egli scriveva:
[26] "Il Signore ti ha messo al posto del sacerdote Ioiada ed ora sei tu il sacerdote responsabile del servizio d' ordine nel tempio. è tuo dovere far legare con catene e con un collare di ferro gli esaltati che si mettono a fare i profeti.
[27] E allora, perché non sei intervenuto contro Geremia di Anatot che ha parlato al popolo come se fosse un profeta?
[28] è colpa tua se ha potuto mandarci a dire, qui a Babilonia: "Sarà lunga per voi! Perciò costruite case e abitatele, coltivate orti e mangiatene i frutti".
[29] Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera davanti al profeta Geremia.
[30] Allora il Signore diede a Geremia l' ordine
[31] di far giungere a tutti i deportati questo messaggio a proposito di Semaia, originario di Nechelam: "Semaia vi ha parlato come se fosse un profeta, ma io non l' ho mandato. Poiché vi ha spinti a fidarvi di cose non vere
[32] io, il Signore, punirò Semaia di Nechelam e i suoi discendenti. Nessuno della sua famiglia resterà in mezzo a voi, potrà godere del benessere che sto per concedere al mio popolo. Infatti egli ha spinto il popolo a ribellarsi contro di me. Così dice il Signore".