[3] Io, il Signore Dio d' Israele, maledico chiunque non li mette in pratica.
[4] è la stessa alleanza conclusa con i vostri antenati quando li ho fatti uscire dall' Egitto, dove stavano come in una fornace per fondere il ferro. Allora dissi: "Se ubbidite alla mia voce e mettete in pratica quel che io vi comando, diventerete il mio popolo e io sarò il vostro Dio".
[5] Ora io ho mantenuto il giuramento fatto ai vostri antenati. Ho dato loro una terra dove scorre latte e miele, proprio quella che voi ora abitate". Io risposi: "Va bene, Signore, porterò il tuo messaggio".
[6] Allora il Signore mi disse: "Va' nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme. Proclama il mio messaggio, esorta il popolo ad ascoltare i termini di questa alleanza e a metterli in pratica.
[7] Da quando ho fatto uscire i loro antenati dall' Egitto fino ad oggi, ho scongiurato ripetutamente il popolo di ubbidire alle mie parole.
[8] Ma essi non hanno ascoltato e non hanno ubbidito. Ognuno ha continuato ad essere testardo e ostinato nel fare il male. Io avevo ordinato di osservare gli impegni di questa alleanza, ma essi non lo hanno fatto: perciò ho applicato contro di loro le sanzioni previste".
[9] Il Signore mi disse ancora: "Ho visto che gli abitanti di Giuda e di Gerusalemme hanno fatto una congiura contro di me.
[10] Sono tornati a commettere i peccati dei loro antenati. Anch' essi hanno rifiutato di ubbidire alle mie parole, hanno seguito gli dèi stranieri e li hanno adorati. Così gli abitanti d' Israele e di Giuda hanno rotto l' alleanza che avevo concluso con i loro antenati.
[11] Per questo, - dice il Signore, - manderò una sciagura e non potranno evitarla. Essi mi chiameranno a gran voce perché li aiuti, ma io non li ascolterò.
[12] Allora gli abitanti di Gerusalemme e delle altre città di Giuda andranno a implorare aiuto agli dèi ai quali hanno offerto sacrifici. Ma quando arriverà il disastro, gli dèi non potranno in nessun modo salvarli.
[13] La gente di Giuda ha ormai tanti idoli quante sono le loro città. Per adorare quel vergognoso idolo di Baal gli abitanti di Gerusalemme hanno costruito più altari che strade.
[14] Geremia, non pregare per questo popolo, non piangere e non supplicarmi in suo favore. Quando saranno colpiti dalla sciagura e cercheranno il mio aiuto, non li ascolterò".
[15] Dice il Signore: "Il popolo che io amo ha commesso azioni malvagie. Che cosa viene a fare ora nel mio tempio? Pensa forse di allontanare il disastro con promesse e con sacrifici di animali? Pensa forse di farla franca?
[16] Io avevo fatto diventare il mio popolo forte e ricco come un ulivo carico di frutti, ma ora gli darò fuoco, le sue foglie bruceranno con grande rumore e spezzerò i suoi rami.
[17] Io, il Signore dell' universo, lo avevo piantato. Ma ora ho deciso di far venire una sciagura sul mio popolo, Israele e Giuda, per il male che hanno commesso. Mi hanno offeso: hanno offerto sacrifici in onore di Baal".
[18] Il Signore mi ha fatto vedere gli intrighi che i miei nemici tramavano contro di me e solo allora ho aperto gli occhi.
[19] Io ero come un agnello docile portato al macello e non capivo che tutti quegli intrighi erano a mio danno. Essi dicevano di me: "Abbattiamo l' albero mentre è nel suo pieno vigore; uccidiamolo, così più nessuno si ricorderà di lui".
[20] Allora pregai così: "Signore dell' universo, tu sei un giudice giusto e conosci i sentimenti e i pensieri segreti dell' uomo. Io ho affidato a te la mia causa: sono certo che vedrò come tu punirai i miei nemici".
[21] Gli abitanti di Anatot minacciano di uccidermi e dicono che mi ammazzeranno se continuo ad annunziare il messaggio del Signore.
[22] Perciò il Signore dell' universo dice: "Io li punirò! I loro giovani saranno uccisi in guerra, i loro figli e le loro figlie moriranno di fame.
[23] Nessuno di essi si salverà quando castigherò gli abitanti di Anatot con la sciagura che manderò su di loro".