< Genesi 2

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[1] Così Dio completò il cielo e la terra e ciò che vi si trova: tutto era in ordine.
[2] Il settimo giorno, terminata la sua opera, Dio si riposò. il settimo giorno aveva finito il suo lavoro.
[3] Dio benedisse il settimo giorno e disse: "è mio!". Quel giorno si riposò dal suo lavoro: tutto era creato.
[4] Questo è il racconto delle origini del cielo e della terra quando Dio li creò. Quando Dio, il Signore, fece il cielo e la terra,
[5] sulla terra non c' era ancora nemmeno un cespuglio e nei campi non germogliava l' erba. Dio, il Signore, non aveva ancora mandato la pioggia e non c' era l' uomo per lavorare la terra.
[6] Vi era solamente vapore che saliva dal suolo e ne inumidiva tutta la superficie.
[7] Allora Dio, il Signore, prese dal suolo un po' di terra e, con quella, plasmò l' uomo. Gli soffiò nelle narici un alito vitale e l' uomo diventò una creatura vivente.
[8] Poi Dio, il Signore, piantò un giardino a oriente, nella regione di Eden e vi mise l' uomo che egli aveva plasmato.
[9] Fece spuntare dal suolo alberi di ogni specie: erano belli a vedersi e i loro frutti squisiti. Nel mezzo del giardino piantò due alberi: uno per dare la vita e l' altro per infondere la conoscenza di tutto
[10] Nell' Eden scorreva un fiume che irrigava il giardino e poi si divideva in quattro corsi.
[11] Il primo corso si chiamava Pison e circondava tutta la regione di Avila dove vi è oro,
[12] e quell' oro è buono. Là ci sono anche resina e pietra onice.
[13] Il secondo si chiama Ghicon e scorre intorno a tutta l' Etiopia.
[14] Il terzo si chiama Tigri e corre a oriente di Assur. Il quarto Eufrate.
[15] Dio, il Signore, prese l' uomo e lo mise nel giardino di Eden per coltivare la terra e custodirla.
[16] E gli ordinò: "Puoi mangiare il frutto di qualsiasi albero del giardino,
[17] ma non quello dell' albero che infonde la conoscenza di tutto. Se ne mangerai sarai destinato a morire!".
[18] Poi Dio, il Signore, disse: "Non è bene che l' uomo sia solo. Gli farò un aiuto, adatto a lui".
[19] Con un po' di terra Dio, il Signore, fece tutti gli animali della campagna e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all' uomo per vedere come li avrebbe chiamati. Ognuno di questi animali avrebbe avuto il nome datogli dall' uomo.
[20] L' uomo diede dunque un nome a tutti gli animali domestici, a quelli selvatici e agli uccelli. Ma di essi, nessuno era un aiuto adatto all' uomo.
[21] Allora Dio, il Signore, fece scendere un sonno profondo sull' uomo, che si addormentò; poi gli tolse una costola e richiuse la carne al suo posto.
[22] Con quella costola Dio, il Signore, formò la donna e la condusse all' uomo.
[23] Allora egli esclamò: "Questa sì! è osso delle mie ossa, carne della mia carne. Si chiamerà: Donna perché è stata tratta dall' uomo".
[24] Perciò l' uomo lascerà suo padre e sua madre, si unirà alla sua donna e i due saranno una cosa sola.
[25] L' uomo e la sua donna, tutti e due, erano nudi, ma non avevano vergogna.