< Esdra 9

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[1] Qualche tempo dopo, alcuni capi d' Israele sono venuti a dirmi: "Tutto il popolo, compresi i sacerdoti e i leviti, non ha saputo mantenersi separato dalle altre popolazioni: Cananei, Ittiti, Perizziti, Gebusei, Ammoniti, Moabiti, Egiziani, Amorrei, e dalle loro deviazioni religiose.
[2] Essi e i loro figli hanno sposato donne straniere. Così, il popolo di Dio si è compromesso con gli altri popoli. I primi a commettere questa profanazione sono stati proprio i responsabili e i capi".
[3] Quando ho sentito queste cose, sono rimasto sconvolto: mi sono strappato la veste e il mantello, i capelli e la barba e mi sono seduto a terra addolorato.
[4] Allora tutti quelli che temevano il giudizio del Dio d' Israele sull' infedeltà dei rimpatriati si sono radunati intorno a me. io sono rimasto là, abbattuto, fino al sacrificio della sera.
[5] Giunta la sera, all' ora del sacrificio, ho interrotto il mio pianto e il mio silenzio; mi sono rialzato con la veste e il mantello a brandelli, mi sono messo in ginocchio e ho steso le mani verso il Signore mio Dio. Ho pregato così:
[6] "Mio Dio! Mi vergogno troppo per alzare la faccia verso di te, perché i nostri peccati sono cresciuti fin sopra la nostra testa e la nostra colpa giunge fino al cielo.
[7] Dal tempo dei nostri padri fino ad oggi non abbiamo mai smesso di peccare. Per questo, noi, i nostri re, i nostri sacerdoti siamo stati messi nelle mani di re stranieri, costretti a subire la morte, l' esilio, la rapina e il disonore: la stessa cosa accade anche oggi.
[8] Ma ora, Signore nostro Dio, ci hai concesso un momento di grazia: hai fatto tornare una parte di noi dall' esilio e ci hai dato un rifugio nel tuo luogo santo, luce ai nostri occhi e sollievo alla nostra schiavitù.
[9] è vero, noi siamo schiavi. Ma tu non ci hai abbandonati nella nostra condizione. Ci hai procurato il favore dei re di Persia, ci hai incoraggiati a restaurare le rovine del tuo tempio e a ricostruirlo, e ci hai concesso rifugio in Gerusalemme e in Giudea.
[10] A questo punto, che cosa potremmo dire, o nostro Dio? Abbiamo di nuovo disubbidito ai comandamenti.
[11] che ci avevi dato per mezzo dei profeti, tuoi servi. Essi ci avevano detto chiaramente: "La terra di cui state per prendere possesso è tutta corrotta: i popoli che vi abitano l' hanno riempita delle loro disgustose malvagità.
[12] Per questo non dovete fare matrimoni con loro. Non cercate pace con quella gente, non favorite i loro interessi. Così voi diventerete forti, potrete godere dei frutti della terra e lasciarla in eredità ai vostri figli per sempre".
[13] Invece, le nostre azioni malvagie e la nostra grave colpa ci hanno procurato tanto male. Eppure tu, nostro Dio, ci hai puniti meno di quanto meritavamo, anzi, ci hai permesso di raccogliere questo gruppo di superstiti.
[14] Ora, potremmo calpestare di nuovo i tuoi comandamenti, imparentandoci con questi popoli infedeli? Certamente tu rivolgeresti contro di noi la tua ira fino a distruggerci, senza lasciare nessun superstite.
[15] Signore Dio d' Israele, tu sei fedele alla tua promessa e questo gruppo che rimane in vita ne è la prova. Eccoci davanti a te con tutte le nostre colpe, anche se, in queste condizioni, nessuno potrebbe stare in tua presenza".