< Ezechiele 11

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[1] Lo spirito di Dio mi sollevò da terra e mi trasportò alla porta orientale del tempio. All' ingresso c' erano venticinque uomini, fra i quali riconobbi due capi del popolo: Iazania, figlio di Azzur, e Pelatia, figlio di Benaia.
[2] Il Signore mi disse: "Ezechiele, questi sono gli uomini che tramano azioni malvagie e danno consigli sbagliati in Gerusalemme.
[3] Essi dicono: "è vero che per un certo tempo non si costruiranno più case. Ma se la città è una pentola sul fuoco e noi la carne dentro la pentola, almeno siamo al riparo dal fuoco".
[4] E allora tu, uomo, denunziali apertamente con le tue profezie.
[5] Lo spirito del Signore si impadronì di me e mi fece parlare a suo nome: "Israeliti, ascoltate, io so quel che dite e quel che avete in mente.
[6] In questa città avete massacrato tanta gente, che le strade sono piene di cadaveri.
[7] Ma allora io, il vostro Dio, il Signore, affermo che se la città è una pentola, i cadaveri di quelli che avete assassinato sono la carne. Quanto a voi, vi scaccerò.
[8] Avete paura della guerra? Bene, allora io, Dio, il Signore, vi manderò la guerra.
[9] Vi scaccerò dalla città, vi darò in mano a un popolo straniero. Eseguirò la mia sentenza contro di voi.
[10] Ho deciso: sarete uccisi in guerra, anche all' interno delle frontiere d' Israele. Allora riconoscerete che io sono il Signore.
[11] La città non sarà per voi una pentola, e voi non sarete la carne al sicuro dentro la pentola. Subirete la mia giustizia proprio dentro i confini d' Israele.
[12] Riconoscerete allora che io sono il Signore, proprio voi che avete preferito le leggi dei popoli che vi circondano invece di ubbidire ai miei ordini e alle mie leggi".
[13] Mentre parlavo a nome di Dio, Pelatia, figlio di Benaia, morì. Allora io caddi faccia a terra e gridai: "Signore, Dio! Farai morire tutti gli Israeliti che restano?".
[14] Il Signore mi disse:
[15] "Ezechiele, gli abitanti di Gerusalemme parlano dei tuoi fratelli, gli Israeliti deportati, e dicono: "Essi sono ormai lontani dal Signore, mentre a noi egli ha dato il possesso della terra".
[16] Ma tu riferisci ai tuoi compagni di deportazione queste mie parole: Io vi ho dispersi lontano in mezzo a paesi e popoli stranieri, ma anche fra voi sono presente come in un santuario. Lo dico io, il vostro Dio, il Signore!
[17] Inoltre annunzia loro questa mia promessa: Vi raccoglierò e vi radunerò da tutte le regioni dove vi ho dispersi. Vi darò di nuovo la terra d' Israele.
[18] Quando vi entrerete, eliminerete tutti gli idoli abominevoli e i riti odiosi che vi sono.
[19] Metterò dentro di voi un cuore nuovo e uno spirito nuovo: toglierò il vostro cuore di pietra, ostinato, e lo sostituirò con un cuore vero, ubbidiente.
[20] Così ascolterete i miei ordini, applicherete le mie leggi. Voi sarete il mio popolo, io sarò il vostro Dio.
[21] Ma punirò quelli che rendono culto a idoli abominevoli con riti disgustosi: pagheranno le conseguenze. Lo dichiara Dio, il Signore".
[22] I cherubini allora stesero le ali e insieme si mossero le ruote, mentre la presenza gloriosa del Dio d' Israele era in alto, sopra di loro.
[23] Poi la gloria del Signore si alzò dal centro della città e andò a fermarsi sul monte a est di Gerusalemme.
[24] Lo spirito di Dio mi sollevò e mi riportò a Babilonia, dai deportati. La visione scomparve
[25] e io raccontai ai deportati tutto quel che il Signore mi aveva fatto vedere.