< Qoelet 7

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[1] Meglio un buon nome che un buon profumo. Meglio il giorno della morte che il giorno della nascita.
[2] Meglio visitare una casa in lutto che una casa in festa. Davanti a un morto ognuno ricorda la fine, quella che tocca a tutti.
[3] Insegna più la sofferenza che l' allegria, perché vedere un volto triste fa riflettere.
[4] Gli stolti pensano solo a divertirsi, gli uomini saggi pensano spesso alla morte.
[5] Meglio i rimproveri di un sapiente che ascoltare le lodi cantate da uno stolto.
[6] L' allegria dello stolto è come lo scoppiettare della legna nel fuoco sotto la pentola.
[7] Per un imbroglio, un sapiente può perdere la testa; per un regalo, lasciarsi corrompere. Tutto questo è inutile.
[8] La fine di una cosa val più del suo inizio. La pazienza più della superbia.
[9] Controlla i tuoi scatti d' ira: è da stolti lasciarsi dominare dalla rabbia.
[10] Non chiederti perché i tempi antichi erano migliori di quelli attuali: non è una domanda intelligente!
[11] Nella vita, l' ideale sarebbe di avere insieme saggezza e ricchezza.
[12] Saggezza e ricchezza proteggono come l' ombra. Ma la sapienza vale di più perché insegna a vivere.
[13] Osserva tutto quel che Dio ha fatto. Chi potrebbe raddrizzare quello che Egli ha fatto curvo?
[14] Quando le cose vanno bene, sta' allegro; se qualche cosa ti va male, rifletti. Ricorda che tutto viene da Dio; di fatto non possiamo sapere quale sarà il nostro futuro.
[15] Durante la mia vita inutile ho potuto vedere di tutto: persone buone che sono morte presto, gente cattiva che è vissuta a lungo, nonostante la loro cattiveria.
[16] Non pretendere di essere troppo buono e troppo sapiente: faresti del male a te stesso.
[17] E non pensare di essere il più cattivo e stolto di tutti: sarebbe una rovina per te.
[18] Devi evitare questi due estremi. Chi ha fiducia in Dio riesce bene in tutto.
[19] L' uomo sapiente è più forte di una città che ha dieci torri.
[20] In questo mondo, nessuno è così buono da comportarsi sempre bene e non sbagliare mai.
[21] Non dare ascolto a tutte le chiacchiere che si fanno; non far caso se il tuo servo parla male di te.
[22] Sai bene che molte volte anche tu hai sparlato degli altri.
[23] Ho esaminato con ordine tutte queste cose. Pensavo di diventare sapiente, ma non ci sono riuscito.
[24] Chi può scoprire il senso vero di tutte le cose passate? Per noi son troppo oscure e profonde.
[25] Mi sono impegnato a fondo nella riflessione e nello studio. Ho cercato di conoscere il senso profondo delle cose. Volevo sapere qual è la peggiore cattiveria, la stupidità più assurda.
[26] Trovo che si dice "La donna è più amara della morte. è come una rete, il suo affetto è una trappola, la sue braccia catene. Solo chi è gradito a Dio riesce a liberarsene: il peccatore ne rimane schiavo".
[27] "Ma attento! - dice Qoelet: - io ho scoperto che, prima di poter dare un giudizio, bisogna confrontare bene le cose".
[28] Io sono ancora alla ricerca di una soluzione, ma non ho trovato risposta. Tra mille, un uomo lo capisco; una donna no.
[29] Ma in fondo, attento che una cosa è importante: Dio ci ha fatti equilibrati, ma noi abbiamo inventato ogni genere di complicazioni.