< Qoelet 6

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[1] Ho visto che può accadere un altro caso grave e doloroso per l' uomo in questo mondo.
[2] Dio concede a uno grandi ricchezze e onori, gli dà tutto quel che desidera, ma non gli permette di goderseli. Infatti un estraneo se li gode al suo posto. Questa è una disgrazia e una grande delusione.
[3] Uno può avere cento figli e vivere molto a lungo. Se però non è felice di quello che ha e quando è morto non gli danno sepoltura, che valore ha la sua lunga vita? Meglio essere un aborto piuttosto che vivere così!
[4] Un aborto nasce per niente e se ne va senza vedere la luce. Non ha nemmeno un nome.
[5] Non ha mai visto la luce del giorno, non ha conosciuto la vita, ma almeno riposa più tranquillo.
[6] L' altro, invece, potrebbe anche vivere duemila anni, senza trovare la felicità. E alla fine tutti vanno allo stesso luogo.
[7] L' uomo lavora per mangiare, ma la gola non è mai sazia.
[8] Che cosa ha il sapiente più dello stolto? Che cosa serve al povero conoscere le buone maniere?
[9] Meglio godere di ciò che si ha piuttosto che vivere di sogni e speranze. Fantasticare è inutile, come andare a caccia di vento.
[10] Ciò che esiste ha già un nome, e noi lo conosciamo: si chiama Uomo. E l' Uomo non può competere con Uno più forte di lui.
[11] A far molti ragionamenti e discorsi si dicono molte sciocchezze. E che cosa ci si guadagna?
[12] Chi sa quel che è meglio per l' uomo? La sua vita ha i giorni contati, passa come un soffio, come l' ombra. Chi può dire che cosa succederà nel mondo dopo di noi?