< Qoelet 4

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[1] Ho riflettuto anche su tutte le ingiustizie che si compiono in questo mondo. Gli oppressi piangono e invocano aiuto, ma nessuno li consola, nessuno li libera dalla violenza dei loro oppressori.
[2] Invidio quelli che sono morti. Essi stanno meglio di noi che siamo ancora in vita.
[3] Anzi, più fortunati ancora quelli che non sono mai nati, quelli che non hanno mai visto tutte le ingiustizie di questo mondo.
[4] Ho osservato la gente che lavora sodo e che ha successo. Ma ho capito che fa tutto per invidia degli altri. Anche questo è assurdo, come andare a caccia di vento.
[5] è stupido incrociare le braccia e lasciarsi morire di fame.
[6] Ma vale di più godersi un po' di riposo, accontentandosi di poco, che lavorare tanto per niente!
[7] Ho scoperto un' altra assurdità.
[8] Un uomo vive da solo, senza nessuno, senza figli né fratelli. Eppure lavora tutto il giorno e non è mai contento di quello che ha. Ma per chi lavora quest' uomo, che rinunzia a ogni soddisfazione? è proprio un brutto modo di vivere, e non serve a niente.
[9] Meglio essere in due che da solo. Lavorare insieme rende di più.
[10] Se uno cade, il compagno può aiutarlo. Ma se uno è solo e cade, nessuno lo aiuta a rialzarsi.
[11] Se fa freddo, in due si può dormire insieme e star caldi, ma uno da solo come si scalderà?
[12] Quando si è aggrediti in due ci si può difendere. Come dice il proverbio: "Fune a tre capi, difficile a rompere".
[13] Meglio un giovane povero e intelligente che un re vecchio e stolto, incapace ormai di controllarsi.
[14] Il giovane può uscire di prigione anche se è poveraccio e regnare al posto del vecchio.
[15] Tutta la gente sta dalla parte del giovane.
[16] Egli governa un popolo immenso, ma quelli che verranno dopo di lui, nemmeno di lui saranno contenti. Anche questo è un' assurdità.
[17] Pensa bene a quello che fai quando vai nella casa di Dio. Ci devi andare per ascoltare l' insegnamento di Dio piuttosto che fare come gli stolti: essi offrono sacrifici, ma non s' accorgono nemmeno quando fanno il male.