< 2 Re 3

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[1] Ioram, figlio di Acab, diventò re d' Israele, a Samaria, nel diciottesimo anno di regno di Giosafat, re di Giuda. Regnò dodici anni.
[2] Anche lui andò contro la volontà del Signore, ma non come suo padre e sua madre: se non altro, eliminò la stele fatta erigere da suo padre in onore del dio Baal.
[3] Tuttavia rimase legato alla colpa del re Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele: non se ne staccò mai.
[4] Mesa, re di Moab, era un allevatore di pecore. Aveva sempre pagato al re d' Israele un tributo di centomila agnelli e centomila montoni con la loro lana,
[5] ma, alla morte di Acab, re d' Israele, Mesa si era ribellato.
[6] Allora il nuovo re d' Israele, Ioram, partì da Samaria e passò in rassegna le truppe d' Israele.
[7] Poi mandò a dire a Giosafat, re di Giuda: "Il re dei Moabiti si è ribellato contro di me. Vuoi allearti con me per combatterli?". "Verrò, - fece rispondere Giosafat; - conta pure su di me, sul mio esercito e sulla mia cavalleria!".
[8] Fece anche chiedere: "Che strada faremo?". "Passeremo dal deserto di Edom", fece rispondere Ioram.
[9] Il re d' Israele e il re di Giuda si misero in marcia. Anche il re di Edom andò con loro. Camminarono sette giorni. Non c' era acqua né per le truppe né per le bestie da soma.
[10] Allora il re d' Israele gridò: - è la fine! Il Signore ci ha radunati tutt' e tre, per farci cadere nelle mani dei Moabiti.
[11] Giosafat -disse: - Dovremmo consultare il Signore. Non c' è qui un suo profeta che ci aiuti? Uno degli ufficiali del re d' Israele rispose: - c' è qui Eliseo, figlio di Safet. Era l' aiutante di Elia.
[12] - Bene, - rispose Giosafat, - lui conosce la parola del Signore! Il re d' Israele, il re di Giuda Giosafat e il re di Edom andarono da Eliseo.
[13] - Che cosa vuoi da me? - disse Eliseo al re Ioram. - Va' a consultare i profeti di tuo padre e di tua madre! - No, - rispose Ioram, - il Signore ci ha radunati tutti e tre per farci cadere nelle mani dei Moabiti.
[14] Eliseo rispose: - Giuro davanti al Signore onnipotente di cui sono servitore! Se non fosse per il rispetto che porto al re di Giuda, non mi occuperei di te, non ti guarderei neppure.
[15] Ora fate venire qui da me un suonatore. Mentre quello suonava, Eliseo fu afferrato dalla potenza del Signore
[16] e cominciò a parlare: "Questo è il messaggio del Signore: Scavate molte buche in quella valle,
[17] perché non sentirete vento e non vedrete pioggia, ma la valle si riempirà d' acqua. Potrete bere voi, i vostri greggi e le vostre bestie da soma!
[18] Il Signore farà cose ben più grandi: farà cadere il territorio di Moab nelle vostre mani.
[19] Potrete distruggere le loro fortezze e le loro città più importanti. Abbatterete tutti i loro alberi da frutta, turerete tutte le loro sorgenti e rovinerete i loro fertili campi coprendoli di sassi".
[20] Il mattino dopo, all' ora del sacrificio, arrivò una ondata dalla parte di Edom, e il paese fu sommerso.
[21] Intanto, i Moabiti erano venuti a sapere che i tre re erano in marcia contro di loro. I Moabiti avevano reclutato ogni uomo in grado di portare le armi e avevano preso posizione sul confine.
[22] Si alzarono all' alba. Il sole si rifletteva sull' acqua e, da lontano, i Moabiti la vedevano rossa come sangue.
[23] Perciò esclamarono: "Ma quello è sangue! I tre si sono certamente scontrati tra di loro e si sono uccisi. Avanti, Moabiti, tutti a far bottino!".
[24] I Moabiti raggiunsero gli accampamenti degli Israeliti, ma questi uscirono all' attacco, li sconfissero e li misero in fuga. Poi penetrarono nel territorio di Moab e lo conquistarono
[25] Demolirono le città. Ogni uomo gettò un sasso nei campi, finché non furono tutti completamente coperti; turarono le sorgenti; abbatterono tutti gli alberi da frutta. Alla fine, rimaneva soltanto la città di Kir-Careset, ma i soldati, armati di fionde, la circondarono e l' attaccarono.
[26] Quando il re di Moab capì che ormai stava perdendo la battaglia, prese con sé settecento uomini armati di spada, per aprirsi un varco verso il re di Edom. I soldati non vi riuscirono.
[27] Allora il re di Moab prese il suo figlio primogenito, che avrebbe dovuto regnare dopo di lui, e lo offrì in sacrificio sulle mura della città. Un grande terrore s' impadronì degli Israeliti, che scapparono e se ne tornarono nella loro terra.