< 2 Samuele 21

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[1] Durante il regno di Davide vi fu una lunghissima carestia, che durò tre anni. Davide interrogò su questo fatto il Signore. Dal Signore ebbe questa risposta: "La colpa è di Saul e della sua famiglia, perché hanno messo a morte i Gabaoniti".
[2] I Gabaoniti non erano Israeliti, erano superstiti degli Amorrei. Anticamente, gli Israeliti avevano fatto un accordo con loro, ma poi Saul, nel suo zelo per la causa delle tribù di Giuda e d' Israele, aveva cercato di farli morire. Davide mandò a chiamare i Gabaoniti e chiese loro:
[3] - Che cosa posso fare per voi? Come posso riparare i torti da voi ricevuti in modo che voi possiate benedire il popolo del Signore?
[4] I Gabaoniti risposero: - Il nostro conflitto con la famiglia di Saul non si risolve con il denaro, né con la morte di una persona qualsiasi in Israele. - Che cosa proponete allora? - chiese Davide. - Io lo farò.
[5] I Gabaoniti risposero: - Saul voleva eliminarci e ucciderci, voleva farci sparire da tutto il territorio d' Israele.
[6] Ma ora consegnaci sette tra i suoi discendenti e noi li impiccheremo alla presenza del Signore a Gabaa, la città di Saul, l' uomo che il Signore aveva scelto. - Ve li consegnerò, - rispose Davide.
[7] Il re risparmiò Mefibaal figlio di Gionata e nipote di Saul, per rispettare il patto di amicizia che Gionata e Davide avevano concluso tra loro davanti al Signore con giuramento.
[8] Prese invece Armoni e Mefiboset, i due figli che erano nati a Saul da Rizpa figlia di Aia. Prese anche i cinque figli nati da Mikal figlia di Saul, moglie di Adriel figlio di Barzillai della città di Abel-Mecola.
[9] Davide consegnò questi sette ai Gabaoniti ed essi li impiccarono sul monte alla presenza del Signore. Essi morirono tutti insieme. Erano i primi giorni in cui cominciava la mietitura dell' orzo.
[10] Rizpa figlia di Aia andò sulla roccia dov' erano i cadaveri, si fece un riparo con una tela di sacco e rimase là dall' inizio della mietitura dell' orzo fino a quando dal cielo non cadde sui cadaveri la pioggia autunnale. Di giorno teneva lontani dai corpi gli uccelli del cielo e di notte le fiere della campagna.
[11] Davide venne a sapere quel che faceva Rizpa, figlia della concubina di Saul, Aia.
[12] Allora il re andò a Iabes di Galaad e si fece dare dai padroni della città le ossa di Saul e di suo figlio Gionata. Queste ossa erano custodite là perché quelli di Iabes avevano preso i cadaveri di Saul e di Gionata dalla piazza di Betsean, dove i Filistei li avevano appesi dopo aver sconfitto Saul sui monti di Gelboe.
[13] Davide si fece dare i resti di Saul e di Gionata suo figlio e li unì a quelli dei sette impiccati dai Gabaoniti.
[14] Li fece seppellire nella tomba di Kis padre di Saul, a Zela, nel territorio della tribù di Beniamino. Quando l' ordine del re fu eseguito, Dio fece cessare la carestia nel paese.
[15] Ci fu un' altra battaglia tra i Filistei e gli Israeliti. Davide, con i suoi uomini, andò contro i Filistei, ma, a un certo punto, si sentì molto stanco.
[16] Un Filisteo, Isbi-Benob, discendente dei giganti refaiti, decise di uccidere Davide. Aveva un' armatura nuova e la punta di bronzo della sua lancia pesava più di tre chili.
[17] Ma Abisai, figlio di Zeruia, venne in aiuto al re, colpì il soldato filisteo e l' uccise. Quel giorno i soldati di Davide lo scongiurarono di non uscire più in battaglia con loro per evitare il pericolo che venisse spenta la sua dinastia in Israele.
[18] In un' altra battaglia contro i Filistei a Gob, Sibbecai della città di Cusa uccise Saf, un altro dei Refaiti.
[19] In un' altra battaglia a Gob contro i Filistei, Elcanan figlio di Iari, originario di Betlemme, uccise Golia della città di Gat. La lancia di questo Filisteo era grossa come la sbarra di un telaio.
[20] un' altra battaglia si svolse a Gat. Tra i nemici c' era un altro dei Refaiti, che aveva sei dita alle mani e ai piedi, ventiquattro in tutto.
[21] Gli piaceva litigare e si mise a insultare gli Israeliti, ma fu ucciso da Gionata, figlio del fratello di Davide, Simea.
[22] Questi quattro Filistei erano tutti discendenti dei Refaiti che abitavano a Gat. Morirono per mano di Davide o delle sue truppe.