< 2 Samuele 20

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[1] Si trovava là, a Galgala, un certo Seba figlio di Bicri, della tribù di Beniamino, un poco di buono. Con la tromba egli chiamò a raccolta gli Israeliti del nord e gridò: "Non abbiamo niente da spartire con la famiglia di Davide, non abbiamo nulla a che fare con questo figlio di Iesse! Gente d' Israele, torniamo alle nostre tende".
[2] Tutti quelli del nord allora abbandonarono Davide per seguire Seba figlio di Bicri. Ma gli uomini del territorio di Giuda rimasero fedeli a Davide: lo accompagnarono dal fiume Giordano fino a Gerusalemme.
[3] Arrivato nella sua reggia a Gerusalemme, Davide mandò a prendere le dieci concubine che aveva lasciato a custodire il palazzo. Le fece abitare in un ambiente sorvegliato, provvide al loro mantenimento, ma non ebbe più rapporti con loro. Rimasero rinchiuse fino alla loro morte e vissero come vedove.
[4] Il re Davide ordinò ad Amasa: "Raduna tutti i soldati del territorio di Giuda e dopo domani torna da me".
[5] Amasa andò a eseguire l' ordine, ma non fece in tempo per la data fissata.
[6] Allora Davide disse ad Abisai: "Adesso Seba figlio di Bicri è un pericolo più grave di Assalonne. Prendi le mie guardie e raggiungilo prima che trovi rifugio in qualche città fortificata e sfugga al nostro controllo".
[7] Abisai partì da Gerusalemme con gli uomini comandati da Ioab, con i Cretei, con i Peletei e con i soldati di mestiere, per inseguire Seba figlio di Bicri.
[8] Quando arrivarono alla grande pietra presso Gabaon, incontrarono Amasa. Ioab indossava l' abito da guerra con la cintura allacciata e dalla cintura gli pendeva sul fianco il fodero con la spada. Proprio mentre egli incontrava Amasa la spada gli cadde a terra.
[9] Ioab salutò Amasa: "Salve, fratello!" gli disse e intanto con la destra prese Amasa per la barba nel gesto di abbracciarlo.
[10] Amasa non badò alla spada che Ioab aveva raccolto con l' altra mano. Con un colpo solo Ioab colpì Amasa al ventre, fece uscire gli intestini dalla ferita e Amasa morì. Poi Ioab e Abisai, suo fratello, continuarono a inseguire Seba figlio di Bicri.
[11] Uno dei soldati di Ioab era rimasto presso il cadavere di Amasa e diceva: "Chi è dalla parte di Ioab e di Davide, si metta in marcia con Ioab".
[12] Vide però che tutti si fermavano davanti al cadavere di Amasa, che giaceva sulla strada in una pozza di sangue. Allora lo trascinò in un campo sul lato della strada e gli buttò sopra una coperta perché, altrimenti, tutti quelli che arrivavano lì vicino si fermavano.
[13] Quando il corpo di Amasa fu tolto dalla strada, tutti proseguirono dietro Ioab all' inseguimento di Seba figlio di Bicri.
[14] Seba aveva attraversato il territorio delle tribù del nord fino ad Abel-Bet-Maaca, dove l' avevano accompagnato e si erano radunati i suoi seguaci.
[15] Ioab lo assediò in Abel-Bet-Maaca. I suoi uomini costruirono un terrapieno fino all' altezza della muraglia esterna e cominciarono tutti a colpire il muro per farlo cadere.
[16] Allora una donna, astuta, gridò dall' interno della città: - Ascoltatemi, ascoltatemi! Dite a Ioab di avvicinarsi. Ho una cosa da dirgli.
[17] Ioab si avvicinò ed essa gli disse: - Sei proprio tu Ioab? - Sì, sono io, - le rispose. - Allora ascoltami bene, anche se sono una povera donna, - continuò. - Ti ascolto, - disse Ioab.
[18] - Una volta si usava dire, - riprese la donna: - "Se dovete risolvere un problema, andate a interrogare quelli di Abel-Bet-Maaca".
[19] La nostra città ha sempre amato la pace e rispettato i patti in Israele. Perché stai cercando di distruggere un' antica città d' Israele? Perché vuoi rovinare quel che appartiene al Signore?
[20] Non ho nessuna intenzione di distruggere o di rovinare niente, rispose Ioab. -
[21] Il mio scopo è un altro. Cerco un uomo della regione montuosa di Efraim, un certo Seba figlio di Bicri che si è ribellato al re Davide. Se mi consegnate quell' uomo, lascio subito la città. - Se è così, - rispose la donna, - ti lanceremo la sua testa dalle mura.
[22] La donna parlò con saggezza agli abitanti della città, ed essi tagliarono la testa a Seba figlio di Bicri e la gettarono a Ioab. Allora Ioab fece dare il segnale con la tromba, l' assedio fu tolto e tutti tornarono a casa. Ioab tornò a Gerusalemme dal re.
[23] Ioab era il comandante di tutto l' esercito d' Israele. Benaia figlio di Ioiada era il comandante dei Cretei e dei Peletei della guardia.
[24] Adoram era a capo dei lavori forzati. Giosafat figlio di Achilud era l' archivista.
[25] Seraia era segretario. Zadok ed Ebiatar erano sacerdoti.
[26] Anche Ira, della città di Iair, era un sacerdote di Davide.