< 1 Re 22

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[1] Per tre anni non ci furono guerre tra gli Israeliti e gli Aramei, ma
[2] il terzo anno il re di Giuda, Giosafat, venne in visita da Acab, re d' Israele.
[3] Acab aveva detto ai suoi ministri: "La città di Ramot di Galaad ora è nelle mani del re di Aram, ma è nostra! Invece di star qui tranquilli, andremo a riprendercela!".
[4] Perciò chiese al re Giosafat: - Vuoi venire con me ad attaccare Ramot di Galaad? - Conta pure su di me, - rispose Giosafat, - sulla mia cavalleria e sui miei carri!
[5] Poi aggiunse: - Però, prima, consultiamo il Signore; oggi stesso.
[6] Il re Acab convocò i suoi profeti, circa quattrocento in tutto, e chiese loro: - Posso attaccare Ramot di Galaad o devo rinunziare? I profeti risposero: - Vai pure all' attacco. Il Signore farà cadere la città in tuo potere.
[7] Giosafat chiese: - Non c' è un profeta del Signore che ci aiuti a consultano?
[8] Il re Acab rispose: - Ce n' è ancora uno; è Michea, figlio di Imla. Lui può aiutarci a consultare il Signore. Però io lo detesto, perché non mi annunzia mai niente di buono, ma soltanto cose cattive! - Tu, o re, non dovresti parlare così! - replicò Giosafat.
[9] Allora il re Acab chiamò un ministro e gli ordinò di far venire al più presto Michea, figlio di Imla.
[10] Intanto, Acab, re d' Israele, e Giosafat, re di Giuda, con indosso i loro abiti regali, stavano seduti, ognuno su un trono, sullo spiazzo all' ingresso di Samaria. I profeti pronunziavano oracoli in loro presenza.
[11] Uno di loro, Sedecia, figlio di Chenaana, si era fatto un paio di corna di ferro e diceva: "Il Signore ha parlato e ha detto: Con queste schiaccerai gli Aramei!".
[12] Tutti i profeti dicevano la stessa cosa: "Sali a Ramot di Galaad! Ce la farai. Il Signore farà cadere in mano tua la città!".
[13] Nel frattempo, il messaggero che era andato a chiamare Michea, gli diceva: - Tutti i profeti, a una sola voce, annunziano al re cose buone. Fa' anche tu come loro e dàgli buone previsioni.
[14] Michea rispose: - Com' è vero che il Signore vive, dirò quello che il Signore mi farà dire!
[15] Michea andò dal re e questi gli chiese: - Possiamo attaccare Ramot di Galaad o dobbiamo rinunziare? Michea rispose: - Certo, attacca pure, o re, ce la farai! Il Signore farà cadere la città in tuo potere!
[16] - Anche questa volta, ti scongiuro: dimmi soltanto la verità, quando parli in nome del Signore! - disse il re Acab.
[17] Allora Michea rispose: - Ho visto il popolo d' Israele disperso sulle montagne, come un gregge senza pastore. Il Signore ha detto: "Questi uomini son senza guida; tornino in pace alle loro case!"
[18] Acab disse a Giosafat: - Te l' avevo detto: quest' uomo non mi annunzia mai niente di buono, ma solo cose cattive!
[19] Michea riprese a parlare: - Ascolta la parola del Signore! Io l' ho visto seduto sul suo trono, con tutti i suoi servitori in piedi alla sua destra e alla sua sinistra.
[20] A un certo punto ha chiesto loro: "Chi convincerà Acab ad andare a Ramot di Galaad, dove finirà ammazzato?". I servitori davano le risposte più varie,
[21] finché uno spirito si è presentato al Signore e ha detto: "Lo convincerò io!". Il Signore gli ha chiesto come avrebbe fatto
[22] e lui ha risposto: "Farò uscire menzogne dalle bocche dei profeti!". "Va' pure, ingannalo così! Ci riuscirai", gli ha detto il Signore.
[23] E Michea concluse: - Il Signore ha fatto uscire menzogne dalla bocca dei profeti, ma in realtà ha deciso di farti finir male!
[24] Sedecia, figlio di Chenaana, si avvicinò a Michea e gli diede uno schiaffo e gli disse: - Da che parte lo spirito del Signore è uscito da me per parlare a te?
[25] - Lo vedrai il giorno che cercherai un nascondiglio di stanza in stanza! - rispose Michea.
[26] Il re Acab ordinò: - Arrestate Michea e consegnatelo ad Amon, governatore della città, e al principe Ioas.
[27] Ordinate loro di rinchiuderlo in prigione e di tenerlo a pane e acqua, finché non tornerò sano e salvo dalla guerra!
[28] Michea replicò: - Se tornerai sano e salvo vorrà dire che il Signore non ha parlato per bocca mia.
[29] Il re d' Israele, Acab, e il re di Giuda, Giosafat, salirono a Ramot di Galaad.
[30] Acab disse a Giosafat: "Per combattere, io mi travestirò, ma tu tieni i tuoi abiti regali". Il re Acab si travestì e andò a combattere.
[31] Il re di Aram aveva ordinato ai trentadue capi dei suoi carri: "Voi cercate di colpire il re d' Israele e lasciate perdere tutti gli altri".
[32] Quando i capi dei carri videro Giosafat, dissero: "Ecco là il re d' Israele!", e si gettarono verso di lui per attaccarlo. Giosafat si mise a gridare,
[33] i capi dei carri si accorsero che non era lui il re d' Israele, e si allontanarono.
[34] Un soldato, però, tirò a caso con l' arco e una freccia colpì proprio Acab, infilandosi fra le piastre della sua corazza. "Sono ferito! - gridò Acab al suo cocchiere. - Gira il carro e portami lontano dal campo di battaglia".
[35] La battaglia infuriò per tutto il giorno e il re Acab dovette stare nel suo carro, di fronte allo schieramento arameo. Dalla ferita il sangue colava sul fondo del carro. Alla sera morì.
[36] Al tramonto un grido si diffuse per il campo: "Ritiriamoci! Tutti al proprio paese o alla propria città".
[37] Dopo la sua morte, il corpo di Acab fu trasportato a Samaria e sepolto là.
[38] Il suo carro fu lavato nella vasca di Samaria. I cani leccarono il suo sangue e le prostitute vi si lavarono, come il Signore aveva annunziato.
[39] Gli altri fatti della vita di Acab, le notizie sulla costruzione della "Casa d' avorio" e sulle città da lui costruite sono scritte nella "Storia dei re d' Israele".
[40] Alla morte di Acab, divenne re suo figlio Acazia.
[41] Nel quarto anno di regno di Acab re d' Israele, Giosafat, figlio di Asa, era diventato re di Giuda
[42] all' età di trentacinque anni. Regnò venticinque anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azuba ed era figlia di Silchi.
[43] Giosafat seguì la via tracciata da suo padre Asa e fece sempre la volontà del Signore.
[44] Tuttavia i santuari sulle colline non furono eliminati e la gente continuò a offrirvi sacrifici e a bruciarvi incenso.
[45] Giosafat visse in pace col re d' Israele.
[46] Gli altri fatti della vita di Giosafat, le sue imprese e le sue guerre sono scritti nella "Storia dei re di Giuda".
[47] Egli eliminò da tutto il territorio ogni traccia di prostituzione sacra rimasta dai tempi di suo padre Asa.
[48] In quel tempo Edom non aveva un re, ma soltanto un governatore.
[49] Giosafat fece costruire delle navi d' alto mare per andare a Ofir a prendere l' oro. Le navi, però, si sfasciarono nel porto di Ezion-Gheber e non furono mai usate.
[50] Acazia, figlio di Acab, aveva proposto a Giosafat di unire i propri uomini per formare gli equipaggi delle navi, ma Giosafat non aveva accettato.
[51] Alla sua morte, Giosafat fu sepolto nella Città di Davide. Dopo di lui regnò suo figlio Ioram.
[52] Nel diciassettesimo anno di regno di Giosafat re di Giuda, Acazia, figlio di Acab, divenne re d' Israele a Samaria per due anni.
[53] Andò contro la volontà del Signore. Si comportò male come suo padre e sua madre e come Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva spinto il popolo d' Israele a peccare.
[54] Adorò il dio Baal e s' inginocchiò davanti alla sua statua. Offese il Signore, il Dio d' Israele, proprio come aveva fatto suo padre.