< 1 Tessalonicesi 2

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[1] Voi stessi, fratelli, sapete bene che non sono venuto da voi inutilmente.
[2] Sapete che poco prima, nella città di Filippi, ero stato maltrattato e avevo sofferto. Eppure, anche in mezzo a molte difficoltà, Dio mi ha dato la forza di annunziarvi il messaggio del suo Vangelo.
[3] Nella mia predicazione non c' era nessuna intenzione di dire il falso, di imbrogliare, di parlare con malizia.
[4] Anzi, poiché Dio mi ha giudicato degno e mi ha affidato il messaggio del Vangelo, io parlo sempre in modo da avere non l' approvazione degli uomini, ma quella di Dio, il quale giudica anche le nostre intenzioni nascoste.
[5] Sapete bene che mai ho detto parole per far piacere a qualcuno o per mio interesse: Dio mi è testimone.
[6] E mai ho cercato i complimenti degli uomini, né da voi, né dagli altri,
[7] anche se potevo far valere la mia autorità di apostolo di Cristo. Invece mi sono comportato tra voi con dolcezza, come una madre che ha cura dei suoi bambini.
[8] Mi sono affezionato a voi, e vi ho voluto bene fino al punto che vi avrei dato non solo il messaggio di salvezza che viene da Dio, ma anche la mia vita.
[9] Infatti, fratelli, voi ricordate la dura fatica che ho affrontato: ho lavorato notte e giorno per potervi annunziare la parola di Dio, senza essere di peso a nessuno.
[10] Voi siete, con Dio, testimoni del mio comportamento. Potete dire quanto è stato giusto, santo e corretto il mio modo di agire verso tutti i credenti.
[11] Sapete che ho agito verso ciascuno di voi, come fa un padre con i suoi figli.
[12] Vi ho esortati e incoraggiati, vi ho scongiurati di comportarvi in maniera degna di Dio, perché Dio vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
[13] Anche per questo ringrazio Dio continuamente: perché, quando noi vi abbiamo annunziato la parola di Dio, voi l' avete accolta e non l' avete considerata come semplice parola umana, ma proprio come parola di Dio. Essa è veramente tale, e agisce in voi che credete!
[14] Fratelli, voi avete seguito l' esempio delle comunità cristiane che in Giudea appartengono a Dio e credono in Cristo Gesù: infatti, anche voi avete incontrato difficoltà tra la vostra gente, come quei credenti hanno avuto difficoltà da parte di
[15] quegli stessi Ebrei che hanno messo a morte il Signore Gesù e i profeti e hanno perseguitato anche noi; essi vanno contro la volontà di Dio e sono nemici di tutti gli uomini.
[16] Vogliono impedirci di predicare ai pagani e di portarli alla salvezza. Ma così, essi non fanno altro che completare la serie dei loro peccati, e ormai il castigo di Dio è arrivato sopra di loro.
[17] Quanto a me, fratelli, da poco ero stato costretto a separarmi da voi, e già avevo un gran desiderio di rivedervi. Ero lontano materialmente, ma non col cuore. Ero impaziente di rivedervi.
[18] Così, più di una volta ho pensato di venire personalmente, ma Satana me lo ha impedito.
[19] Comunque voi, proprio voi, siete la mia speranza, la mia gioia, il segno di vittoria che potrò presentare con orgoglio davanti al Signore nostro Gesù, quando verrà.
[20] Sì, la mia gloria e la mia gioia siete voi.