< 1 Samuele 9

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[1] In quel tempo, nella tribù di Beniamino, viveva un uomo importante: si chiamava Kis, era figlio di Abiel e discendeva da Zeror, Becorat e Afiach.
[2] Kis aveva un figlio di nome Saul, un bel giovane alto e forte, come nessun altro in Israele, superava tutti dalla spalla in su.
[3] Un giorno le asine di Kis si smarrirono. Allora egli disse al figlio Saul: "Prendi un servo con te e vai a cercare le asine".
[4] Saul e il servo partirono. Attraversarono la regione montuosa di Efraim e il territorio di Salisa, ma non le trovarono. Si inoltrarono allora nella regione di Saalim ma inutilmente. Non riuscirono a trovarle neppure nel territorio di Beniamino.
[5] Quando giunsero nella regione di Zuf, Saul disse al servo che lo accompagnava: - Torniamo indietro: temo che mio padre non pensi più alle asine, ma cominci a preoccuparsi per noi.
[6] Aspetta, - rispose il servo; - in questa città c' è un uomo di Dio molto stimato: tutto quel che egli dice si avvera sempre. Andiamo da lui: forse saprà indicarci la via che dobbiamo seguire.
[7] Sono d' accordo, - rispose Saul al servo; - ma come presentarci a mani vuote? Non abbiamo più pane nelle nostre borse, non abbiamo nessun dono da offrirgli.
[8] Guarda, - riprese il servo; - mi trovo in mano un piccolo pezzo d' argento: lo darò all' uomo di Dio perché ci indichi quale strada prendere.
[9] Bene, - disse Saul; - andiamo. E s' incamminarono verso la città dove viveva l' uomo di Dio.
[10] Mentre salivano il pendio della città, incontrarono alcune ragazze che erano uscite ad attingere acqua.
[11] Domandarono loro: - è in città il veggente? (Così a quel tempo venivano chiamati i profeti, e quando si voleva consultare il Signore si diceva: "Andiamo dal veggente".)
[12] Sì, c' è, - risposero le ragazze; - è arrivato poco prima di voi. è venuto oggi nella nostra città, perché la popolazione offre un sacrificio nel santuario sulla collina. Se vi sbrigherete
[13] a entrare in città, lo troverete prima che salga lassù per il banchetto sacrificale. Nessuno comincerà a mangiare prima del suo arrivo, perché deve benedire lui il sacrificio, e solo dopo gli invitati cominciano a mangiare. Andate subito e lo troverete.
[14] Saul e il servo si diressero verso la città. Stavano per entrarvi, quando incontrarono Samuele che usciva per salire al santuario.
[15] Il giorno prima il Signore aveva detto a Samuele:
[16] "Domani a quest' ora ti manderò un uomo della tribù di Beniamino. Lo consacrerai come capo del mio popolo, Israele. Egli libererà il mio popolo dal dominio dei Filistei: ho visto infatti la condizione del mio popolo e ho udito le sue invocazioni d' aiuto".
[17] Appena Samuele vide Saul, il Signore gli rivelò: "Ecco l' uomo di cui ti ho parlato: lui terrà unito il mio popolo".
[18] Saul si avvicinò a Samuele sulla porta della città e gli chiese: - Per favore, indicami dove abita il veggente.
[19] Sono io il veggente, - rispose Samuele; - precedimi al santuario. Oggi mangerete con me, e domattina ti lascerò andare dopo aver risposto a tutte le tue domande.
[20] Quanto alle asine scomparse tre giorni fa, non devi più preoccuparti: sono state ritrovate. Del resto, tutto quel che c' è di prezioso in Israele appartiene a te e alla famiglia di tuo padre.
[21] Saul rispose: - Che cosa intendi dire? Io appartengo alla più piccola famiglia della tribù di Beniamino, la più piccola tribù d' Israele.
[22] Ma Samuele prese con sé Saul e il servo, li introdusse nella sala del banchetto e diede loro il posto d' onore tra gli invitati, che erano una trentina.
[23] Poi ordinò al cuoco: - Servi la porzione di carne che ti ho comandato di tenere da parte.
[24] Il cuoco portò la coscia e la parte vicina e le pose davanti a Saul. Allora Samuele disse a Saul: - Ecco la porzione che era stata messa da parte per te per questa circostanza. Così potrai dire: "Sono io che ho invitato il popolo". Quel giorno, dunque, Saul mangiò con Samuele.
[25] Poi, dal santuario, scesero in città. Samuele s' intrattenne con Saul sul terrazzo della casa.
[26] Il giorno dopo, al sorgere del sole, Samuele chiamò Saul sulla terrazza: - Presto, alzati che voglio salutarti. Saul si alzò e uscì con Samuele.
[27] Quando arrivarono al limite della città, Samuele disse a Saul: - Ordina al tuo servo di andare avanti. Il servo ubbidì e Samuele aggiunse: - Tu fermati un momento, e ti farò conoscere la volontà di Dio.