< 1 Samuele 22

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[1] Davide se ne andò e si rifugiò nella caverna di Adullam. Quando i suoi fratelli e parenti seppero che era là andarono a raggiungerlo.
[2] Circa altre quattrocento persone oppresse, indebitate o scontente si rifugiarono presso di lui, e Davide si mise a capo di loro.
[3] Da Adullam Davide andò a Mizpa nel paese di Moab, e chiese al re di Moab: "Permetti a mio padre e a mia madre di stabilirsi qui fino a quando saprò che cosa Dio farà di me".
[4] Così Davide affidò i suoi genitori al re di Moab, ed essi abitarono con lui finché Davide rimase nel suo nascondiglio.
[5] Un giorno, il profeta Gad disse a Davide: "Non restare in questo nascondiglio, va' nel territorio di Giuda". Davide partì e si recò nella foresta di Cheret.
[6] Saul fu informato che Davide e i suoi uomini erano stati visti. Un giorno Saul si trovava a Gabaa sulla collina, sotto un grande albero con tutti i suoi ufficiali. Egli teneva in mano la lancia
[7] e disse: "Voi che state attorno a me, uomini della tribù di Beniamino, ascoltatemi! Pensate che quel figlio di Iesse vi darà campi e vigne? Pensate che quel Davide vi metterà a capo di unità militari di mille e di cento soldati?
[8] E allora, perché complottate contro di me? Nessuno di voi mi ha avvertito che mio figlio ha fatto un patto con quel figlio di Iesse, nessuno di voi si è preoccupato di me e nessuno mi ha fatto sapere che in questo momento mio figlio ha spinto Davide, un mio servitore, a complottare contro di me".
[9] Tra gli ufficiali di Saul si trovava Doeg l' Edomita, che intervenne: "Un giorno, - disse, - ho visto il figlio di Iesse a Nob, presso il sacerdote Achimelech figlio di Achitub.
[10] Achimelech ha interrogato il Signore per conoscere la volontà su Davide, poi gli ha dato da mangiare e gli ha consegnato la spada di Golia il Filisteo".
[11] Il re Saul mandò a prendere il sacerdote Achimelech figlio di Achitub e tutti i suoi parenti sacerdoti a Nob. Essi vennero a presentarsi al re,
[12] e Saul disse: Figlio di Achitub, ascoltami bene! - Sì, mio re, rispose.
[13] - Perché tu e il figlio di Iesse avete complottato contro di me? riprese Saul. - Tu gli hai dato del pane e una spada; hai anche interrogato Dio per spingere quell' uomo a sollevarsi contro di me e ora ad attentare alla mia vita.
[14] Achimelech rispose al re: - Ma Davide non è l' ufficiale più fedele al re? è tuo genero, è il capo della tua guardia del corpo, è la persona più importante al tuo seguito.
[15] Non è la prima volta che interrogo il Signore per lui. Per quanto riguarda me, tuo servitore, e la mia famiglia, non pensare a nessun complotto. Di questa faccenda io non so niente.
[16] Gli rispose il re: - Sei condannato a morte, Achimelech, tu e la tua famiglia.
[17] Saul ordinò alle guardie che stavano al suo fianco: - Circondateli e uccideteli! Questi sacerdoti del Signore sono d' accordo con Davide: sapevano che Davide fuggiva e non mi hanno avvisato. Ma gli ufficiali di Saul si rifiutarono di colpire con le loro mani i sacerdoti del Signore.
[18] Allora Saul si rivolse a Doeg, l' Edomita: - Va' tu, e colpisci quei sacerdoti! Doeg si fece avanti e colpì a morte i sacerdoti. Uccise in quel giorno ottantacinque uomini rivestiti dell' efod sacerdotale.
[19] A Nob, la città di quei sacerdoti, Saul fece uccidere uomini e donne, bambini e lattanti, e anche buoi, asini e pecore.
[20] Si salvò soltanto Ebiatar, figlio del sacerdote Achimelech e nipote di Achitub. Egli fuggì e raggiunse Davide.
[21] Gli raccontò che Saul aveva ucciso i sacerdoti del Signore.
[22] Davide disse a Ebiatar: "Quel giorno Doeg, l' Edomita, era presente: dovevo saperlo che avrebbe riferito tutto a Saul. Così sono stato la causa della morte della tua famiglia.
[23] Ora rimani con me e non aver paura: il tuo nemico è anche il mio e tu sei sotto la mia protezione".