< 1 Samuele 20

Listen to this chapter • 6 min
[1] Dopo questo fatto Davide fuggì da Naiot di Rama e andò a parlare a Gionata: - Che cosa ho fatto? - gli chiese, - che offesa, che colpa ho verso tuo padre? Perché vuole la mia morte?
[2] Gionata gli rispose: - Tu non morirai, te l' assicuro. Mio padre non fa nulla senza dirmelo, né tanto né poco. Perché avrebbe dovuto tenermi nascosto proprio questo? Non è possibile.
[3] Davide replicò con forza: - Tuo padre sa molto bene che tu vuoi aiutarmi: per questo ha deciso che non devi saper nulla perché ne soffriresti. Ma ti assicuro: com' è vero che il Signore vive e tu sei vivo, tra me e la morte c' è solo un passo.
[4] - Che cosa mi suggerisci di fare? - gli chiese Gionata.
[5] - Domani, - continuò Davide, - è la festa della luna nuova e io dovrei sedere a pranzo con il re. Invece, d' accordo con te, starò lontano, nascosto in campagna fino a dopodomani sera.
[6] Probabilmente tuo padre mi cercherà e tu gli dirai: "Davide mi ha pregato di poter andare a Betlemme, la sua città, perché tutta la sua famiglia celebra il sacrificio annuale".
[7] Se dirà che va bene, allora potrò stare tranquillo; se invece s' infurierà contro di me, allora sappi che ha deciso la mia fine.
[8] In questo caso ti prego di trattarmi con lealtà, perché mi hai legato a te con un patto davanti al Signore. Se sono colpevole, uccidimi tu stesso; perché consegnarmi a tuo padre?
[9] - Non pensare neppure una cosa simile, - rispose Gionata; - se saprò con certezza che mio padre ha deciso di farti morire, certamente t' informerò.
[10] - Se tuo padre ti darà una cattiva risposta, chi mi avvertirà? - chiese Davide.
[11] Allora Gionata propose a Davide di uscire nei campi, e tutt' e due andarono in campagna.
[12] Qui Gionata disse a Davide: "Ti assicuro per il Signore, Dio d' Israele: dopodomani a quest' ora avrò indagato le intenzioni di mio padre. Se sono favorevoli a te, ti manderò qualcuno e te lo farò sapere.
[13] Invece, nel caso che mio padre decida di farti del male, il Signore mi punisca severamente se non te lo farò sapere e se poi non ti lascerò partire: tu potrai andartene sano e salvo. E il Signore sia con te come è stato con mio padre.
[14] E tu, fin che sarò in vita, usa con me la bontà che il Signore esige. Dopo che sarò morto,
[15] usa ancora la stessa bontà verso la mia famiglia per sempre, anche quando il Signore eliminerà dalla faccia della terra, l' uno dopo l' altro, tutti i tuoi nemici".
[16] Questo è l' impegno che Gionata impose a Davide e ai suoi discendenti dicendo: "Il Signore ne chieda conto ai discendenti di Davide se non l' osserveranno".
[17] Gionata fece giurare nuovamente Davide in nome della sua amicizia; egli l' amava più che un fratello.
[18] Poi disse a Davide: "Domani, alla festa della luna nuova, tu non sarai presente e il tuo posto vuoto sarà certamente notato.
[19] Ma tu aspetta dopodomani, poi incamminati verso sud e va' a nasconderti nello stesso posto dell' altra volta, fermati dietro al mucchio di pietre.
[20] Io verrò e tirerò tre frecce in quella direzione come se tirassi al bersaglio.
[21] Poi manderò il mio servo a cercare le frecce. Se gli dirò: "Le frecce sono più indietro: vieni qui a raccoglierle", vuol dire che tu sei salvo e puoi venir fuori, ti giuro che non correrai rischi.
[22] Se invece griderò al servo: "Le frecce sono più avanti", allora tu preparati a scappare, perché il Signore ti manda lontano.
[23] Quanto alla promessa che ci siamo fatti l' un l' altro, il Signore sarà testimone tra noi per sempre".
[24] Davide andò nei suo nascondiglio in campagna. Il re Saul andò al pranzo per la festa della luna nuova.
[25] Prese posto vicino alla parete come al solito, al suo fianco sedeva Abner e Gionata era di fronte; il posto di Davide era vuoto.
[26] Quel giorno Saul non disse nulla perché pensava: sarà successo a Davide qualche inconveniente e non sarà in stato di purità come è prescritto, certamente è assente per questo.
[27] Il giorno dopo, il secondo dopo la luna nuova, il posto di Davide era ancora vuoto. Saul chiese a suo figlio Gionata: - Perché il figlio di Iesse non è venuto a pranzo né ieri né oggi?
[28] Gionata rispose: - Davide mi ha pregato di lasciarlo andare a Betlemme.
[29] Mi ha detto che la sua famiglia celebrava il sacrificio annuale, e suo fratello gli aveva ordinato di essere presente. Mi ha pregato di fargli questo favore, di lasciarlo andare dai suoi parenti. Per questo non è venuto al banchetto del re.
[30] Saul s' infuriò contro Gionata: - Bastardo! Lo sapevo che tu sei d' accordo con quel figlio di Iesse; maledetto te e la donna che t' ha fatto!
[31] Finché il figlio di Iesse è al mondo, ogni giorno che egli vive, tu e il tuo regno siete in pericolo. Manda subito a prenderlo e portalo qui perché deve morire.
[32] Gionata rispose a suo padre Saul: - Perché dovrebbe morire? Che cosa ha fatto?
[33] Saul afferrò la lancia per colpire suo figlio. A questo punto Gionata fu sicuro che suo padre aveva deciso la morte di Davide.
[34] Gionata si alzò da tavola indignato e non mangiò nulla per tutto il giorno, il secondo delle feste per la luna nuova. Era addolorato per Davide perché suo padre l' offendeva.
[35] Il mattino dopo Gionata uscì verso la campagna per informare Davide. Aveva preso con sé un servo giovanissimo.
[36] Gli ordinò: - Corri a cercare le frecce che tirerò. Il ragazzo si mise a correre e Gionata tirò una freccia più lontano.
[37] Quando il ragazzo giunse vicino al punto dov' era caduta la freccia, Gionata gridò:
[38] - La freccia è più lontana di dove sei! Corri più in là, - continuò Gionata, - svelto, non fermarti! Il ragazzo raccolse la freccia e tornò presso Gionata.
[39] Egli era all' oscuro di tutto; solo Gionata e Davide sapevano il significato di quelle parole.
[40] Gionata affidò le sue armi al ragazzo e gli ordinò di riportarle in città.
[41] Il ragazzo partì. Allora Davide uscì fuori di dietro il mucchio di pietre e si inchinò con la faccia a terra per tre volte. Poi i due amici si abbracciarono e piansero.
[42] Gionata salutò Davide: "Ora va' in pace. Noi rimaniamo legati dal giuramento che abbiamo fatto nel nome del Signore: il Signore sia per sempre tra me e te, tra i tuoi e i miei figli".