< 1 Samuele 15

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[1] Un giorno Samuele disse a Saul: "il Signore ha mandato me per consacrarti re del suo popolo, Israele. Ora, dunque, ascolta le parole del Signore.
[2] Così dice il Signore degli eserciti d' Israele: Non ho dimenticato quel che il popolo degli Amaleciti ha fatto a Israele, quando gli sbarrò la strada mentre usciva dall' Egitto.
[3] Ora va' e colpisci gli Amaleciti: sterminerai tutto quel che appartiene loro. Non avere pietà: uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini".
[4] Saul radunò l' esercito e lo passò in rassegna a Telaim: erano duecentomila fanti più diecimila della tribù di Giuda.
[5] Saul avanzò fino alla città di Amalek e preparò un' imboscata nel letto di un torrente.
[6] Inoltre disse ai Keniti: "Non restate insieme con gli Amaleciti, separatevi da loro. Non voglio farvi subire la stessa sorte, perché voi avete agito bene nei confronti degli Israeliti quando uscirono dall' Egitto". I Keniti si separarono così dagli Amaleciti.
[7] Allora Saul colpì il territorio degli Amaleciti da Avila fino a Sur, presso il confine egiziano
[8] Fece prigioniero Agag, re di Amalek, mentre sterminò tutto il popolo uccidendolo con la spada.
[9] Saul e i soldati risparmiarono non solo Agag, ma anche le pecore e i buoi migliori, gli animali da ingrasso e gli agnelli: si rifiutarono insomma di sterminare tutto il bestiame di valore, sterminarono invece tutta la roba inutile e scadente.
[10] Allora il Signore si rivolse a Samuele:
[11] "Mi pento; - disse, - di aver scelto Saul come re, perché si è allontanato da me e non ha seguito i miei ordini". Samuele restò turbato e per tutta la notte continuò a implorare il Signore.
[12] Il giorno dopo, la mattina presto, partì per andare a trovare Saul. Gli dissero: "Saul è andato ai villaggio di Carmel, si è fatto costruire un monumento ed è ripartito per Galgala".
[13] Samuele io raggiunse e Saul gli disse: - il Signore ti benedica. Ho fatto tutto quel che aveva ordinato il Signore.
[14] - Ma, - domandò Samuele, - come mai allora sento pecore belare e buoi muggire?
[15] Saul rispose: Sono stati i soldati a risparmiare le pecore e i buoi migliori degli Amaleciti. Li hanno condotti qui per offrirli in sacrificio al Signore tuo Dio; il resto però l' abbiamo sterminato.
[16] - Ora basta! - disse Samuele, - adesso ti annunzio io quel che il Signore mi ha fatto sapere questa notte. - Parla, - disse Saul.
[17] Samuele riprese: - Tu ora sei il capo delle tribù d' Israele, anche se tu stesso ti consideri una persona senza importanza. Il Signore ti ha consacrato re d' Israele
[18] e ti ha mandato con l' incarico di distruggere questi Amaleciti peccatori con una guerra totale di sterminio.
[19] Perché, dunque, non hai ascoltato la voce dei Signore e ti sei gettato a fare bottino? In questo modo sei andato contro la sua volontà.
[20] - Ma io ho ubbidito alla parola dei Signore, - replicò Saul; - ho eseguito l' incarico con cui mi aveva mandato: ho sterminato gli Amaleciti e ho fatto prigioniero il loro re Agag.
[21] I soldati hanno trattenuto dal bottino pecore e buoi, la parte migliore di quel che si doveva sterminare, ma soltanto per offrirli in sacrificio al Signore tuo Dio a Galgala.
[22] Samuele esclamò: - Gradisce forse il Signore le offerte e i sacrifici più dell' ubbidienza alla sua parola? Meglio dei sacrificio è ubbidire: essere docili a lui vale più che offrire animali di pregio.
[23] La disubbidienza è grave come ricorrere a indovini, come ribellarsi, come la peggiore idolatria. Tu hai respinto la parola del Signore, il Signore ti respinge come re.
[24] - Ho peccato, - disse Saul a Samuele; - ho disubbidito all' ordine dei Signore e alle tue parole, ho avuto paura dei soldati e ho ascoltato le loro richieste.
[25] Ma ora ti prego, perdona il mio peccato e torna a me e io potrò di nuovo adorare il Signore.
[26] Ma Samuele gli rispose: - No, non tornerò a te, poiché tu hai respinto la parola dei Signore, e il Signore ti ha respinto come re d' Israele.
[27] Samuele si voltò per andarsene, ma Saul gli afferrò il mantello e un pezzo si strappò.
[28] Allora Samuele gli disse: - Così oggi il Signore ha strappato via da te il regno d' Israele per darlo a un altro migliore di te.
[29] Egli, "La Gloria d' Israele", non è come gli uomini: non mente e non ritorna sulle sue decisioni.
[30] Saul riprese: - Ho peccato, è vero, ma ora ti supplico: trattami con onore di fronte al popolo d' Israele e ai suoi capi, torna a me perché possa adorare il Signore tuo Dio.
[31] Samuele andò con lui, e Saul adorò il Signore.
[32] Poi Samuele ordinò di condurgli Agag, il re degli Amaleciti. Egli venne avanti tranquillamente perché pensava: "Certamente il pericolo di morte è passato".
[33] Ma Samuele gli disse: "La tua spada ha tolto i figli a molte donne, ora anche tua madre sarà una donna privata dei figlio". E lo uccise davanti ai santuario di Galgala.
[34] Samuele tornò quindi a Rama, mentre Saul risalì a Gabaa a casa sua.
[35] Samuele non vide più Saul fino ai giorno della sua morte ed era molto addolorato per lui: il Signore si era pentito di aver fatto regnare Saul su Israele.