< 1 Corinzi 3

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[1] Io, fratelli, non ho potuto parlarvi come a cristiani maturi. Eravate ancora troppo legati ai valori di questo mondo, e ancora troppo bambini nella fede in Cristo.
[2] Ho dovuto nutrirvi di latte, non di cibo solido, perché non avreste potuto sopportarlo. Nemmeno ora lo potete, perché siete come tutti gli altri.
[3] Le vostre discordie e le vostre divisioni dimostrano che voi ancora pensate e vi comportate come gli altri.
[4] Quando uno di voi dice: "Io sono di Paolo", e un altro ribatte: "io invece di Apollo!", non fate forse come fanno tutti?
[5] Ma chi è poi Apollo? e chi è Paolo? Semplici servitori per mezzo dei quali voi siete giunti alla fede. A ciascuno di noi Dio ha affidato un compito.
[6] Io ho piantato, Apollo ha innaffiato, ma è Dio che ha fatto crescere.
[7] Perciò chi pianta e chi innaffia non contano nulla: chi conta è Dio che fa crescere.
[8] Chi pianta e chi innaffia hanno la stessa importanza. Ognuno di loro riceverà la ricompensa per il lavoro svolto.
[9] Infatti, noi siamo collaboratori di Dio nel suo campo, e voi siete il campo di Dio. Voi siete anche l' edificio di Dio.
[10] Dio mi ha dato il compito e il privilegio di mettere il fondamento, come fa un saggio architetto. Altri poi innalza su di esso la costruzione. Ciascuno però badi bene a come costruisce.
[11] Il fondamento già posto è Gesù Cristo. Nessuno può metterne un altro.
[12] Su quel fondamento altri costruiranno servendosi di oro, di argento, di pietre preziose, di legno, di fieno, di paglia.
[13] Ma nel giorno del giudizio Dio rivelerà quel che vale l' opera di ciascuno. Essa verrà sottoposta alla prova del fuoco, e il fuoco ne proverà la consistenza.
[14] Se ciò che uno costruisce sul fondamento resisterà, egli ne avrà la ricompensa.
[15] Se invece la sua opera sarà distrutta dal fuoco, egli perderà la ricompensa. Egli personalmente sarà tuttavia salvo, come uno che passa attraverso un incendio.
[16] Voi sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi.
[17] Ebbene, se qualcuno distrugge la vostra comunità che è il santo tempio di Dio, Dio distruggerà lui.
[18] Nessuno inganni se stesso. Se qualcuno pensa di essere sapiente in questo mondo, diventi pazzo, e allora sarà sapiente davvero.
[19] Dio infatti considera pazzia quel che il mondo crede sia sapienza. Si legge infatti nella Bibbia: Dio fa cadere i sapienti nella trappola della loro astuzia.
[20] E ancora, in un altro passo leggiamo: Il Signore conosce i pensieri dei sapienti. Sa che non valgono nulla.
[21] Perciò non vantatevi di appartenere a capi terreni, perché tutto vi appartiene:
[22] Paolo, Apollo, Pietro, il mondo, la morte, il presente e il futuro: tutto è vostro,
[23] voi invece appartenete a Cristo e Cristo appartiene a Dio.